Questore: ''Occorre risposta sociale e culturale''
di Ambra Drago
“Ci siamo resi conto quando giriamo le scuole - esordisce Luigi Lombardo - Segretario Generale SIAP Palermo - che c’è molta disinformazione sulle sostanze stupefacenti e sulla matrice originaria che li gestisce, che è quella criminale mafiosa. Abbiamo scelto di incontrare i giovani per dargli la consapevolezza che consumando una dose di droga finanziano Cosa nostra.
E’ un tema duro quello dello spaccio e dell’uso degli stupefacenti che abbiamo voluto affrontare con i ragazzi mettendo a disposizione l’esperienza di professionisti. Ecco che abbiamo chiamato in questo splendido Palazzo dei Carmelitani di Partinico, esponenti del mondo della magistratura, nella persona del già procuratore aggiunto e presidente della Fondazione Progetto Legalità, Leonardo Agueci, il questore di Palermo, Renato Cortese, la responsabile del SERT di Montelepre, la dottoressa Picone e anche la professoressa Alessandra Sangiorgio del liceo S. Savarino, insieme al mondo dell’informazione rappresentato dal moderatore, il giornalista e caporedattore di Antimafiaduemila, Aaron Pettinari. Siamo sicuri che oggi da questo confronto organizzato dal Siap che rappresento a livello provinciale, i giovani abbiano maturato una maggiore consapevolezza sul tema del pericolo e dell’uso di sostanze stupefacenti. E lo stesso mio omonimo, Luigi Lombardo, chiamato a intervenire e segretario nazionale SIAP, ha auspicato dei nuovi percorsi e dei nuovi dibattiti con l’auspicio di fare rete tra tutte le componenti della società”.Un’idea quella del convegno dal titolo “La mafia vestita di bianco. Cosa Nostra e gli stupefacenti” sposata in pieno anche dal sindaco di Partinico,Maurizio De Luca, che ha espresso la necessità di fare squadra e dove i giovani in chiave futura hanno un ruolo fondamentale.
Alla manifestazione hanno partecipato numerosi licei: dal Liceo scientifico Santi Savarino, all’istituto alberghiero Danilo Dolci di Partinico, l’istituto linguistico Ninni Cassarà, il liceo Albert Eistein e il Pio La Torre di Palermo
E dalla platea una delle domande poste da una giovane studentessa del liceo Eistein ha dato la misura di quanto il fenomeno dell’uso delle sostanze stupefacenti possa essere legato sia un problema culturale ma anche sociale. In molti quartieri ha sottolineato la giovane spesso ci si sente emarginati, i giovani intravedono le difficoltà di trovare un’occupazione ecco che magari per ottenere dei guadagni immediati scelgono di entrare nel giro dello spaccio.
Che sia debolezza o voglia di evadere sempre più spesso i giovani fanno uso di droghe così dette leggere ma che ormai è accertato a livello sanitario hanno un effetto devastante sull’organismo.
Di fatto il fenomeno del traffico internazionale di stupefacenti produce un guadagno di 80 miliardi di euro l’anno e allora ci si chiede questi soldi dove vengono investiti. Ecco che diventa fondamentale capire e provare a ragionare su certi meccanismi”.
Sulla situazione strettamente siciliana in materia di utilizzo di droghe e rapporto con il territorio è intervenuta Francesca Picone - Responsabile UOS SERT di Montelepre: “Le informazioni appena citate raccolte dall’Espad sono fondamentali. Devo dire che i dati a livello regionale dicono che siamo in linea con quelli a livello nazionale se non di più. Voglio dire che il servizio per le tossicodipendenze esiste da 25 anni e i processi di prevenzione che mettiamo in campo sono collegati a livello nazionale, noi miriamo quindi a diffondere più informazioni possibili sugli effetti nocivi creati dall’uso di droghe. Forse pochi sanno che il sistema nervoso di un giovane e in generale alcune aree cerebrali raggiungono il loro sviluppo a 24 anni quindi bisogna stare attenti sugli effetti devastanti che certe droghe creano. C’è da lavorare tantissimo, anche nel sensibilizzare i ragazzi a evitare l’utilizzo dei cannabinoidi sintetici es. la Spyce, spesso erroneamente pensano che siano meno nocivi ma non è così. E poi devo dire con allarme che la reperibilità di quest’ultime sostanze è davvero facile, si pensi che girano sul web e si possono facilmente reperire sfuggendo ai controlli. Ritengo che occorre affrontare questo problema con una grande azione di disapprovazione sociale, non dobbiamo e non possiamo rimanere indifferenti davanti a un fenomeno che non è vero che riguarda solo il mondo dell’illegalità, riguarda tutti”.
Tratto da: siciliaunonews.com