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Bussetti non ha concesso per domani la "libera uscita". Ma molti presidi hanno dato l'ok
di Corrado Zunino

Roma. Gli studenti saranno in piazza, domani. Per il loro venerdì che guarda al futuro. Saranno in piazza alcuni presidi e diversi professori. Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti martedì scorso aveva detto, di sfuggita: "Si va regolarmente a scuola". Intendeva domani, giorno appunto di strike ambientale. Di fronte a queste posizioni cresce la disobbedienza civile.
Quattro dirigenti scolastici di Torino - sono dei licei Umberto I, Cavour, Berti ed Einstein - in nome dell'autonomia scolastica hanno emanato circolari in cui considerano venerdì 15 giorno di "assenza giustificata" per chi andrà al "#Fridaysforfuture". Altri venti hanno sottoscritto l'appello alla manifestazione, ma non hanno abbonato la mattina ai ragazzi fuori dalle mura scolastiche. In molti Paesi europei il "Friday" è già considerato giornata di libera uscita per tutti.
A Bologna il preside del Liceo scientifico Copernico, Roberto Fiorini, ha scelto questo escamotage: "Chiederò a chi partecipa la giustificazione, ma non la conterò come assenza. La battaglia sul clima è fondamentale e urgente". Scrivono su Instagram quelli del Liceo Fermi di Bologna: "Ci siamo rotti i polmoni". A Roma, Classico Manara, il preside ha invitato i docenti "ad affrontare il tema durante la giornata di lezione (si suggerisce la visione di alcuni filmati fra quelli indicati sotto)". Al Liceo Russell la partecipazione sarà giustificata, al Mamiani non si trasformerà in assenza se discenti e docenti usciranno insieme: si applicherà il regolamento delle gite. Gli istituti della capitale che avevano aderito, a ieri sera, erano trentadue.
La scuola italiana ha trovato nell'appello di Greta un gancio inaspettato: la risposta è superiore a tutte le chiamate di piazza delle ultime stagioni, e monta. L'Unione degli studenti ha chiesto il blocco della didattica. Ci si organizza a Monza e a Termoli, persino nella Verona dei congressi omofobici: cartelli sul global warming, lezioni a tema, laboratori climatici.
Il professor Daniele Manni, nel 2015 candidato al "Nobel per l'educazione", accompagnerà la seconda A del Galilei-Costa di Lecce, i cosiddetti "ecoisti" visto il percorso didattico realizzato, davanti al Teatro Apollo: illustreranno lì le ragioni dell'ambientalismo scolastico. Il contagio green è sceso alle scuole elementari ed è salito alle università. L'Aquila parteciperà con la rettrice Inverardi e i ricercatori del Cetemps, previsori di eventi estremi.

repubblica.it

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