Esprimiamo le nostre perplessità sul fatto che Cesare Battisti andrà in prigione all’ergastolo ostativo in regime di 41 bis. Gli accordi del Governo Gentiloni, per volere del Ministro Orlando, ci furono.
Semmai Battisti fosse venuto in Italia l’ergastolo ostativo per lui era escluso, perché il Brasile non prevedeva né l’ergastolo né tanto meno il 41 bis.
Non ne facciamo una questione per il latitante Battisti, e possiamo comprendere i familiari delle vittime e il perseguimento della giustizia, ma nulla più.
Temiamo che, attraverso il caso Battisti, vi possa essere un attacco al 41 bis per i mafiosi rei di strage terroristica. La legge è uguale per tutti e se il 41 bis non verrà applicato a Battisti, per accordi precedenti, tutti i 41 bis in Italia, temiamo che anche quelli del gruppo di fuoco di Bagarella e dei F.lli Graviano possano diventare “precari”.
Come sempre auspichiamo una nostra lettura esasperata, ma il 41 bis, soprattutto il 4 bis, sono sotto tiro in questo Paese, sotto tiro della mafia dal 27.5.93, e da quella politica che deve salvaguardare i segreti della strage di Via dei Georgofili: la strage per l’annullamento del 41 bis.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
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