
L’iniziativa si aprirà con i saluti dei sindaci di Roma e Canicattì, rispettivamente Virginia Raggi, ed Ettore Di Ventura. Interverranno il vicepresidente del Centro Studi Livatino, Domenico Airoma, il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Luca Tescaroli, il Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e membro del Consiglio di Stato, Luigi Birritteri, l’attore Giulio Scarpati.
Sono stati invitati a partecipare il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano.
Sarà presente l’autore e regista Davide Lorenzano. “Sono felice che il Comune di Roma, e in particolare la Sindaca Raggi, si siano appassionati alla storia del giudice Rosario Livatino, dimostrando apprezzamento e rispetto per il progetto documentaristico – afferma Lorenzano – La proiezione sarà accolta nella splendida cornice della sala della Protomoteca, in Campidoglio, e introdurrà un dibattito importante alla presenza di ospiti eccellenti. Ciò è per me motivo di grande orgoglio, come giornalista ma anche cittadino poiché, senza alcuna presunzione, credo abbia restituito un’immagine ulteriore e significativa del
‘giudice ragazzino’; e poi per via del circolo virtuoso che ha innestato: momenti di grande promozione sociale e sensibilità che rappresentano una risposta ferma contro l’incubo mafioso. Queste manifestazioni si rendono necessarie perché unico mezzo per visionare l’opera essendo, allo stato attuale, senza una distribuzione, quindi non accessibile, purtroppo, all’ampio pubblico”.

A coordinare i lavori sarà la Giornalista di Radio Rai Carla Manzocchi.
Da Canicattì insieme al sindaco partirà l’assessore Davide Lalicata. “Siamo orgogliosi che una nostra giovane eccellenza stia facendosi strada grazie alle proprie capacità e preparazione – commenta Ettore Di Ventura – trattando con intelligenza, garbo ed equilibrio una storia di coraggio e di dedizione al proprio lavoro, la vita di un servitore dello Stato, il Giudice Rosario Livatino, che ha immolato la propria esistenza pur di non infrangere l’assoluta dedizione alla Legalità. È necessario parlare della parte sana di questa Sicilia ancora oggi troppe volte infangata da episodi malavitosi che non fanno altro che alimentare gli stereotipi che oltraggiano il volto onesto della nostra società”.