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Il primo cittadino di Messina spiega il suo gesto: "Ogni persona ha il diritto di migrare in maniera sicura e con piena dignità. Non dimentichiamoci la nostra storia ed il nostro presente: siamo tutti migranti"



"Trump, peace, no war, no war!". Fuori programma, che ha creato non poco scompiglio, ieri sera, all'uscita del Teatro Greco di Taormina dopo il concerto dell'Orchestra Filarmonica di Milano. A gridare al Presidente degli Stati Uniti 'No alla guerra' non era un antagonista o un componente dei centri sociali, ma un uomo delle istituzioni: Renato Accorinti, sindaco di Messina. Con indosso una maglietta nera sui migranti con su scritto 'We welcome migrants, we are all migrants' (Accogliamo migranti, siamo tutti migranti), Accorinti, ha prima assistito in silenzio al concerto, poi alla fine, ha gridato contro Trump per dire no alla guerra. Due uomini della Digos gli hanno chiesto: "Per favore, Renato, basta. Sindaco, basta". Ma Accorinti ha proseguito: "Trump, Trump, No War!'. Mentre dalla platea qualcuno sussurrava: "Vergogna".

Oggi Accorinti spiega il perché e parla di un "appello per una politica che apra le nostre frontiere e non costruisca muri". "Il diritto per ogni persona in ogni parte del mondo a migrare in maniera sicura e con piena dignità e a vivere pienamente e liberamente la propria vita dovunque voglia - dice Accorinti - Non dimentichiamoci la nostra storia ed il nostro presente: siamo tutti migranti. Per noi, questo è il solo e più profondo senso del rappresentare le nostre istituzioni".

"Noi, prima come attivisti della società civile e, in questi ultimi anni anche nel nostro ruolo istituzionale, abbiamo portato avanti, insieme a gran parte dei cittadini del mondo, per lungo tempo, una lotta positiva e propositiva per il riconoscimento di fondamentali diritti umani, economici, sociali, ambientali e politici all'interno della nostra società - ha proseguito Accorinti - Questa occasione ci da l'opportunità e il dovere di prendere posizione e fare sentire la nostra voce a livello globale".


"Per qualsiasi rappresentante istituzionale è privo di senso e paradossale incontrare suoi colleghi, specialmente ad un così alto livello come al G7, senza mettere al centro dell'agenda alcune questioni fondamentali. Nello specifico, la necessità di uno sforzo comune per risolvere davvero le minacce derivanti dai cambiamenti climatici e tutti i disastri ambientali che la nostra società sta producendo - spiega ancora Renato Accorinti - le azioni per ridurre ed infine eliminare l'enorme gap del Sud del mondo in termini di diritti sociali ed economici, per i quali noi del Nord del mondo siamo tutti responsabili; una presa di posizione chiara ed universale per una pace che sia reale, contro la guerra e gli armamenti".

In ultimo, la questione più importante, poiché rappresenta una questione urgente ed attuale dei nostri giorni, specialmente in questa parte del mondo", conclude Accorinti. Oggi il sindaco metropolitano di Messina parteciperà anche alla manifestazione 'NoG7' che si terrà a Giardini Naxos.

palermo.repubblica.it

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