Palermo. "Oggi, 8 dicembre, il mio pensiero e' rivolto a mia nuora che avrebbe compiuto 47 anni. Mi piace considerare e ricordare Ida come una partigiana degli anni piu' bui della storia siciliana e italiana, lei, come tante altre donne del suo tempo. Ha lottato con amore, coraggio e perseveranza per un mondo migliore in cui crescere i figli che presto avrebbe messo al mondo; figli che, di certo, avrebbero seguito l'esempio di Ida e di mio figlio". Lo scrive su Facebook Vincenzo Agostino, padre dell'agente di polizia Nino, ucciso dalla mafia insieme alla moglie Ida Castellucci, il 5 agosto 1989. Da quel momento non si taglia piu' la barba, segno di una verita' e di una giustizia ancora negate. Lo scorso 22 novembre la Procura ha avanzato richiesta di archiviazione per 'Faccia da mostro', il poliziotto Giovanni Aiello indagato per il delitto. Ma e' in corso un'altra indagine. "Di quel fatidico giorno - aggiunge Agostino - uno dei ricordi maggiormente impressi nella mia mente e' l'urlo disperato di una moglie fedele, di una donna meravigliosa e di una madre amorevole che grida agli aggressori di suo marito 'io so chi siete'. Queste parole le costarono la vita, ma Ida ha dimostrato, ancora una volta, l'amore, la fedelta' e l'impegno verso suo marito. Un impegno che li ha legati per l'eternita' appena un mese prima".
agi.it
Foto © Giorgio Barbagallo
Mafia: Agostino ricorda nuora uccisa, ''Urlo' 'io so chi siete'''
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