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agende rosse c paolo bassanidi Francesca Mazzara Toto
l nostro ricordo su questi caduti non è un elenco istituzionale od una commemorazione, noi siamo cittadini semplici, ma impegnati a tramandare la memoria per evitare che si dimentichi di quanto pericolosa sia la mafia. Anche oggi con questo ricordo pretendiamo di ROMPERE IL SILENZIO, silenzio che con il passare degli anni sembra più un “comando del tacere”.

Noi  siamo onorati di aver avuto persone di una così alta moralità umana tra noi, a Palermo in quegli anni, e che,  queste abbiano permesso con il loro lavoro (perché la Mafia avrebbe dovuto distruggere interi archivi, ma a tanto non poteva arrivare probabilmente .. !) e così quegli archivi e quelle carte contenenti importantissime deduzioni sulle inchieste in corso portate avanti in particolare dal Giudice Costa e da Ninni Cassarà furono determinanti per il Maxiprocesso di Palermo che condannò mafiosi e non solo (in sei anni quasi di dibattimenti e fasi) il 30 gennaio 1992 a  19 ergastoli e pene detentive per un totale di 2665 anni di reclusione, fortunatamente, a seguito di un articolato iter processuale tali condanne furono poi quasi tutte confermate dalla Cassazione. A quanto è dato sapere, si tratta del più grande processo penale mai celebrato al mondo. Ecco di cosa furono capaci i giusti, alcuni che poi diventarono il simbolo della lotta alla mafia come Giovanni Falcone  e Paolo Borsellino.

Vogliamo dare questo messaggio: "non abbassiamo mai l’attenzione, nemmeno ad agosto, perché la mafia non va mai in vacanza, ed uccide soprattutto d’estate!".
Oggi la storia siamo noi. Noi cittadini che entriamo nelle scuole e mostriamo ai ragazzi questa importante cultura NO mafia fatta di legalità, di assenza di compromessi e mancanza di servilismo. Il concerto iniziato verso le 22 è stato pertanto un momento di altissima condivisione e grande partecipazione. Musica, effetti, sonoro, intrattenimenti degni del grande artista che è Daniele Silvestri.
Si ringrazia Daniele Silvestri, Ileana, Ilaria e tutti i supporter del suo staff, e, Salvatore Borsellino per aver subito compreso l’importanza comunicativa di un evento estivo di questa portata.

Foto © Paolo Bassani

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