Rivolgiamo una domanda è doveroso porla da parte nostra in memoria di quanti in via dei Georgofili sono morti in nome e per conto dell’annullamento del 41 bis.
La richiesta di reato di tortura là dove il testo recita “trattamenti crudeli, disumani o degradanti” per “ottenere informazioni o confessioni”, è la trappola creata anche per l’annullamento del 41 bis?
Se sì, è fatto d’obbligo per noi chiedere insieme ad una legge per il reato di tortura se dovesse esere varata, anche una revisione della legge sul 41 bis.
Il 41 bis deve essere applicato sicuramente affinchè la mafia non possa avere più contatti con l’esterno, ma deve necessariamente essere mantenuto fintanto che gli uomini di cosa nostra, come i fratelli Graviano, collaborino con la giustizia e dicano tutto quello che sanno sulla strage di via dei Georgofili.
Non v’è dubbio che siano tempi bui e oscuri quelli che animano le commissioni giustizia, è come se fosse presa una frenesia collettiva: mandare la mafia stragista “a casa” a tutti i costi, pena scricchiolio di scranni generalizzati.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili