Caro don Luigi, cari amici di Libera,
abbiamo letto delle gravi e ingiustificate accuse che sono state rivolte a te, ad esponenti ed ex dirigenti di Libera, a Libera tutta, uscite in questi giorni sui giornali e altri organi di informazione. I nostri sentimenti sono di sconcerto e il dolore per il tentativo di sporcare una storia bella e straordinaria quale è quella di Libera, unitamente alla preoccupazione per il fatto che questi attacchi provengano da persone che hanno operato per lungo tempo all'interno dell'organizzazione. Libera, infatti, costituisce un baluardo fondamentale della la lotta contro le mafie e la criminalità organizzata nel nostro Paese, affinché non si disperda la memoria di quanti, tanti, troppi, hanno dato la vita per la libertà, la democrazia, la giustizia. Libera, insieme a tutte le associazioni e alle persone che in essa si riconoscono, nei suoi vent'anni di attività in Italia e anche su scala europea e internazionale, ha dimostrato come sia possibile contrastare la criminalità mafiosa sul piano culturale e sociale, dell'impegno civile e della partecipazione democratica, oltre che su quello istituzionale e giudiziario, promuovendo cultura della legalità e giustizia sociale. Libera è una realtà troppo importante per questo Paese, è un patrimonio dell'Italia e dei cittadini onesti, che va assolutamente salvaguardato , sostenuto e rafforzato. Siamo certi che tu saprai, insieme alle persone che con te collaborano e ai tanti amici di Libera, superare questa fase difficile per continuare a dare il tuo straordinario contributo per sconfiggere la criminalità mafiosa, la corruzione e l'illegalità e garantire speranza e futuro al nostro Paese, ai suoi cittadini e soprattutto a quelli più giovani. Ti giunga la nostra solidarietà affettuosa, insieme all'impegno a continuare nel nostro attivo e concreto sostegno a Libera.
Pierluigi Stefanini, Walter Dondi
Presidente e direttore Fondazione Unipolis
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