Iniziativa delle Agende Rosse in piazza Politeama
di Giorgio Ruta - 19 aprile 2015
“Voglio far tornare Paolo alla Kalsa”, dice Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato ucciso il 19 luglio 1992 in via D’Amelio. In piazza Castelnuovo, ieri e oggi, le Agende rosse raccolgono fondi per aprire la casa di Paolo e farla diventare un centro per i ragazzi del quartiere. “Ho comprato a mie spese i locali della vecchia farmacia di famiglia e quelli attigui in via Vetriera, sottostanti al balcone della casa dove mio fratello è nato”, racconta Borsellino.
Gli attivisti delle Agende rosse vendono fiori e libri per arrivare alla somma che permetterà di ristrutturare l’edificio e di comprare l’occorrente per una laboratorio di informatica. “Dovrà essere un centro vitale per i giovani del quartiere, vogliamo diffondere cultura per dare un futuro ai ragazzini della zona. Li vogliamo togliere dalla strada”, dice Rosanna Melilli.
“Sono contenta di poter partecipare a questo progetto. Il miglior modo per ricordare Paolo è questo: costruire qualcosa di concreto”, ragiona Vittoria Messina, mentre compra una piantina.
Non sarà una casa della memoria, ma, come spiega Borsellino, “qualcosa di vivo, dove i ragazzi problematici del quartiere possano trovare un’alternativa alla perversa spirale dei quartieri poveri di Palermo. E per fare questo ho bisogno di voi”. E nei prossimi giorni le iniziative si intensificheranno anche il coincidenza del 23 maggio, anniversario della strage Falcone anticipo purtroppo dell’attentato di via d’Amelio..
Tratto da: La Repubblica-Palermo del 19 aprile 2015
Foto © Giorgio Barbagallo
Salvatore Borsellino: "La casa di Paolo deve diventare un museo"
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