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di AMDuemila - 19 luglio 2014
Palermo. "Oggi Paolo Borsellino si chiederebbe cosa trattenga l'azione di chi vuole ricercare la verità e si stupirebbe, dopo avere perduto la vita, che chi ha continuato sulla sua strada stia ancora a lottare per la verità e non comprenderebbe perché le questioni sulla giustizia siano ancora ferme o finiscano per avvantaggiare potenti o spietati boss a scapito di deboli e innocenti". E' quanto ha dichiarato il procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita che è intervenuto dal palco di via D'Amelio durante la commemorazione della strage in cui furono uccisi il giudice Borsellino e gli agenti di scorta il 19 luglio '92. "Paolo - ha quindi aggiunto Ardita - vorrebbe che fossimo dei sacerdoti della professione, e per evitare che venga ucciso una seconda volta, inseguiremo ideali di verità e giustizia".

Fonte ANSA

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