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alfano-simbolo-ncd-webIl vicepresidente della commissione parlamentare Antimafia ricorda che l'editore catanese "è indagato per concorso in associazione mafiosa, turbativa d'asta e false fatturazioni".
24 marzo 2014
Roma. "Grave la visita di cortesia che il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha fatto ieri all'editore catanese Mario Ciancio, dimenticando che Ciancio è indagato per concorso in associazione mafiosa, turbativa d'asta* e false fatturazioni". Lo dichiara il Vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia Claudio Fava (Sel), appena arrivato a Catania per una serie di audizioni che terranno impegnata la commissione per tutta la giornata. "Alfano scelga: o fa il leader di partito e incontra chi vuole, oppure fa il Ministro dell'Interno e in tal caso evita di porgere visita a indagati per reati di mafia. Non mancheranno occasioni, durante la missione odierna della commissione antimafia a Catania, per chiarire e approfondire", conclude.

*Ciancio in una nota ha smentito di essere indagato per turbativa d'asta

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