Presidente Libera a Pontefice, grazie di averci accolto
21 marzo 2014
Roma. "Pensavamo di incontrare un padre, abbiamo trovato un fratello, fratello Francesco". Così don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione Libera, ha iniziato il suo discorso dinanzi a papa Francesco durante la veglia con i familiari delle vittime di mafia. "Grazie. Grazie di averci accolto - ha proseguito -. E' un momento che abbiamo atteso e desiderato tanto. Le persone che sono qui hanno storie e riferimenti diversi, ma sono accomunate dal bisogno di verità e di giustizia: un bisogno che per molti è ancora vivo. Sono solo una rappresentanza dei familiari delle vittime delle mafie che sono tanti, tanti, tanti di più". "E' un lungo elenco - ha aggiunto - e in questo elenco ci sono anche 80 bambini, come Domenico Gabriele, il piccolo Cocò e l'altro giorno, Domenico.
Ci sono persone che si sono trovate casualmente in mezzo a un conflitto a fuoco, ci sono tanti giusti, persone dalla parte di chi aiuta a cercare la verità, persone libere e leali che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà".
ANSA
Papa: d.Ciotti, per tante vittime mafia manca ancora verità
21 marzo 2014
Roma. "C'è un bisogno di verità che scuote la vita di tante persone". Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione Libera, in un passo del suo discorso dinanzi a papa Francesco e ai familiari delle vittime di mafia. "Il 70% dei familiari delle vittime di mafia non consoce la verità", ha denunciato il sacerdote, che ha citato vari casi di omicidi ancora non chiariti, compreso anche quello di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. "Abbiamo bisogno di verità, di tanta verità", ha ribadito.
ANSA
Papa: don Ciotti, in te vittime mafia trovano un fratello
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