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di-matteo-giuseppe-c-ansadi AMDuemila - 26 febbraio 2014
La Seconda sezione penale di Cassazione ha confermato le condanne all'ergastolo per il boss Giuseppe Graviano e per Salvatore Benigno per l'uccisione ed il sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito il 23 novembre 1993, strangolato e poi sciolto nell'acido l'11 gennaio 1996 dopo 779 giorni di prigionia.  I supremi giudici, presieduti da Antonio Esposito, hanno rigettato il ricorso presentato da Graviano e da Benigno contro l'ergastolo inflitto loro il 18 marzo 2013 dalla Corte d'assise d'appello di Palermo. La Cassazione ha condannato Graviano e Benigno al risarcimento di circa novemila euro in favore dei familiari della vittima, la madre Francesca Castellese e Nicola Di Matteo costituitisi parte civile.
Per il sequestro e l'omicidio del figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo sono stati condannati in appello anche Luigi Giacalone, Francesco Giuliano e il boss latitante trapanese Matteo Messina Denaro. Solo Graviano e Benigno, però, hanno fatto ricorso alla Suprema corte. Era stato il pentito Gaspare Spatuzza, condannato a 12 anni con l'applicazione dell'attenuante speciale per i collaboratori, ad accusare i suoi complici.

Foto © ANSA

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