26 ottobre 2013
Da notizie stampa, apprendiamo che sono le ultime ore prima che il Proc. Capo Quattrocchi lasci la procura di Firenze per andare a godersi la meritata pensione.
E’ doveroso da parte nostra ringraziare per il tempo che il Magistrato ha dedicato alla ricerca della verità sulle stragi del 1993 e augurare comunque un brillante e tranquillo futuro.
In quanto alle recentissime indagini nominate dal Capo Procura Quattrocchi sui “concorrenti” per le stragi del 1993 iniziate dal 2009, conclusesi con un nulla di fatto, dobbiamo purtroppo dimostrare ancora una volta la nostra delusione.
Quando Gabriele Chelazzi muore quel 17 Aprile del 2003, risulta molto dalle sentenze per le stragi del 1993, e dalle indagini successivamente archiviate, aveva fatto i 4/5 e dopo ci sono stati altri collaboratori, come Giuffrè, come Spatuzza, come Tranchina e con la “convergenza del molteplice” - termine che abbiamo imparato a masticare - ebbene abbiamo fortemente creduto si potesse arrivare alla prova penale ricostruita in aula giusto con uomini come Spatuzza, come Monticciolo, come brusca finalmente.
E perché no con il “pentimento” di quel Giuseppe Graviano che gode della mancanza dell’isolamento diurno.
Manca sempre “1 per fare 31” per arrivare alla verità tutta sulla strage di via dei Georgofili, ma forse non è la tanto l’auspicata prova penale aurea che possa passare sotto le forche caudine del processo penale che manca - bensì è quell’aria irrespirabile che ci circonda che viene dalla politica tutta e da buona parte delle istituzioni tutti tesi ad impedire di andare a ricostruire in una aula di giustizia quell’unico punto che manca per fare “bingo” noi, le vittime di cosa nostra per antonomasia, questa volta.
In fondo non è vero che la magistratura che indaga sulle stragi del 1993 è libera e indipendente lo è nella misura in cui non pesta i calli a nessuno nei piani alti, si può dire quel che si vuole , ma purtroppo questa è la nostra opinione.
Insomma la musica è sempre la stessa , vecchia di 20 anni, si indaga e si vince sulla mafia esecutrice, perché tutto il sistema lo consente , ma si perde sempre quando si tenta di portare a processo la mafia dai colletti bianchi.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili