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de-raho-cafieroda Redazione zoomsud.it - 13 settembre 2013
«La Procura della Repubblica di Reggio Calabria ritiene che l'esercizio del diritto di cronaca costituisca un valore imprescindibile di uno Stato costituzionale di diritto». È quanto afferma, in una nota, il procuratore della Repubblica di Reggio Federico Cafiero de Raho. «Tanto premesso - prosegue la nota - con riferimento alla notizia pubblicata sulla prima pagina del quotidiano L'Ora della Calabria di oggi secondo cui 'La Procura ci ha sequestrato la redazione', si rappresenta quanto segue: le attività di perquisizione e sequestro disposte dalla Procura della Repubblica in data 12 settembre 2013 presso la redazione di Reggio Calabria del quotidiano L'Ora della Calabria sono state determinate dalla gravissima fuga di notizie, formalmente segnalata dalla Direzione Nazionale Antimafia, consistita nella pubblicazione nella stessa data di un articolo attraverso cui è stato propalato il contenuto dei verbali di due riunioni tenutesi il 19 e il 27 giugno 2013 presso la Direzione Nazionale Antimafia, tra i sostituti di quell'Ufficio.
Si tratta di verbali coperti dal segreto di ufficio la cui divulgazione costituisce reato perseguibile di ufficio e compromette gravemente attività di indagine in corso; durante la perquisizione sono state rinvenute le copie fotostatiche dei verbali originari delle riunioni svoltesi presso la Direzione Nazionale Antimafia del 19 e del 27 giugno 2013 alla cui ricerca era finalizzata proprio tale attività; al fine di non impedire l'esercizio del diritto di informazione del quotidiano L'Ora della Calabria, questa Procura non ha disposto il sequestro della 'redazione', come evidenziato nella prima pagina del quotidiano, ma si è limitata ad estrarre copia del pc in uso al giornalista che aveva sottoscritto l'articolo in questione e che aveva la materiale disponibilità dei due verbali oggetto di sequestro».

Fonte: Redazione zoomsud.it

Tratto da: 19luglio1992.com

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