22 Giugno 2013
Palermo. Tante reazioni indignate alla notizia dell'indagine su Fabrizio Miccoli e in particolare al dettaglio dell'intercettazione in cui l'ex capitano del Palermo parla di Falcone apostrofandolo come “fango”. "Non ho aggettivi per qualificare Miccoli, anzi ritengo che non valga nemmeno la pena di spendere una parola", ha detto all'Italpress, Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia nella strage di Capaci.
Maria Falcone sottolinea: "Che una persona dello sport e dello star system, che ha partecipato alle Partite del Cuore, quando dedicava i suoi gol proprio a Falcone e Borsellino, si esprima in quella maniera è davvero inqualificabile. Si vede - prosegue - che preferisce i boss alla legalità. Ha dimostrato scarsissima sensibilità. Era meglio che non avesse partecipato a quelle manifestazioni".
"Le parole di Miccoli su Giovanni Falcone sono sconcertanti, così come sono inaccettabili le sue frequentazioni mafiose", scrive su twitter il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia.
Interviene anche l'eurodeputata Sonia Alfano: "Quanto emerge dalle intercettazioni dei dialoghi tra l'ex capitano del Palermo e Lauricella Jr. è semplicemente disgustoso. Palermo non è la città di Lauricella, Riina e i Graviano: è la città di Falcone, Borsellino, Giaccone, Agostino, Iannì, Domè e moltissime altre vittime innocenti che la mafia l'hanno combattuta a viso aperto! Le dediche di Miccoli ai giudici uccisi dalla mafia oggi suonano come delle vere e proprie prese in giro. Andrebbe radiato dal mondo del calcio", ha detto la presidente della Commissione Antimafia Europea e dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, commentando le intercettazioni in cui il calciatore definisce "fango" il giudice Giovanni Falcone.
"Anche quella parte di tifoseria che ha continuato a idolatrare tale soggetto e ha utilizzato gigantografie e striscioni per dichiarargli vicinanza e stima, nonostante fossero note a tutti le indagini in cui era (ed è) invischiato - ha sottolineato Sonia Alfano - ha una mentalità mafiosa! Se così non è, allora prenda le distanze, pubblicamente, sia da Miccoli che dalla società, ancora 'misteriosamente' silente su queste vicende, che non sono una novità di oggi. Intorno al Palermo calcio, che per ciò che rappresenta dovrebbe essere baluardo di legalità - conclude - continuano a svilupparsi, da anni, fatti a dir poco incresciosi. E il silenzio dei dirigenti non aiuta certo a cambiare l'immagine ormai compromessa di quell'ambiente".
Parla anche Danilo Leva, presidente del Forum Giustizia del Pd: "Se confermate, le parole che Fabrizio Miccoli avrebbe detto contro Giovanni Falcone, sono semplicemente aberranti e inaccettabili – dice l'esponente dei democratici -, frutto di ignoranza e gravemente irrispettose nei confronti di un servitore dello Stato brutalmente assassinato dalla mafia. Auspichiamo che sia lo stesso calciatore a fare immediata chiarezza su quanto accaduto".
Molto severo l'intervento del ministro Gianpiero D'Alia: "Fabrizio Miccoli va radiato", dice il ministro della Funzione pubblica . "Miccoli non può continuare a giocare perché ha tradito la fiducia di migliaia di tifosi che in lui, simbolo dei rosanero, hanno visto un esempio in cui identificarsi", aggiunge D'Alia. "Per questa ragione e dopo le vergognose parole sul giudice Falcone, chiediamo alla Figc di intervenire pesantemente e di valutare la sua radiazione", conclude il ministro.
"Ho atteso una precisazione da parte di Miccoli. Il suo silenzio é sconcertante.Vada via da Palermo con l'ignominia di tutti i palermitani", scrive su Twitter Antonello Cracolici del Pd.
Tratto da: livesicilia.it