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100-strade-racket-web19 dicembre 2012
E’ positivo per la Federazione Antiracket Italiana il bilancio di “100 strade per un Natale Antiracket 2012” che ha visto la Federazione guidata da Tano Grasso presente in alcuni Comuni del trapanese, Castelvetrano, Castellammare del Golfo e Mazara del Vallo, per sensibilizzare commercianti e imprenditori nella lotta al racket. L’obiettivo - dicono Enrico Colajanni e Nicola Clemenza - era quello di testimoniare la vicinanza del movimento antiracket agli operatori economici che con l’approssimarsi delle festività natalizie subiscono l’intensificarsi delle attività estorsive, e ci siamo riusciti. Entro Natale, infatti, avremo visitato ben 50000 negozi nelle regioni del sud.
C’è chi ha giudicato le adesioni alle manifestazioni dal numero dei partecipanti alle passeggiate che hanno attraversato ben 100 strade alcune delle quali in provincia di Trapani.
Il nostro obiettivo non era quello di avere cortei partecipati, ma semmai avere attenzioni concrete direttamente dai commercianti che abbiamo avuto modo di avvicinare, non a caso abbiamo scelto giornate feriali e orari antimeridiani perché erano questi i migliori momenti per trovare i commercianti al lavoro nelle loro attività. Tanti così ci hanno avvicinato e hanno potuto ascoltare le nostre parole. Parole e impegno contro le mafie, abbiamo dato dimostrazione concreta di come possiamo garantire aiuto a tutti gli imprenditori che vogliono dire di no al racket, abbiamo fatto comprendere che più siamo più possibilità ci sono di combattere l’organizzazione mafiosa. Abbiamo dimostrato in che modo l’associazione può tutelare con l’aiuto delle istituzioni, delle forze dell’ordine, i singoli che denunciano, noi questa fase operativa l’abbiamo già attuata per diversi casi, le denunce contro il racket adesso ci sono anche in provincia di Trapani.
Adesso è però il momento della società civile nel suo insieme, il nostro obiettivo è quello di aumentare le denunce e le costituzioni di parte civile, ma la società civile deve farsi sentire aderendo al consumo critico, preferendo di stare con le imprese che perseguono la libertà di impresa, le aziende commerciali che rifiutano il racket per principio, le aziende che sequestrate e confiscate alle mafie vogliono essere protagoniste libere del libero mercato. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. A Mazara per l'ultimo appuntamento tra i presenti ci sono stati il preside Francesco Fiordaliso, ed i coordinatori di Libera Sicilia e Libera Trapani, Umberto Di Maggio e Salvatore Inguì.

Fai Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane
Libero Futuro
Comitato Addiopizzo

ANTIMAFIADuemila
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