23 ottobre 2012
Napoli. L'ex ministro Claudio Scajola risulta indagato nel filone dell'inchiesta della procura di
Napoli sulle forniture Finmeccanica in Brasile. A quanto si e' appreso, i pm ipotizzano il reato di corruzione internazionale in riferimento ad un suo presunto tentativo di mediazione nell' affare. E' indagato anche il suo portavoce Nicolucci. 

"Nell'ambito delle mie competenze di ministro dello Sviluppo economico - dice l'ex ministro - ho girato il mondo per agevolare l'industria italiana, dalla piu' grande alla più piccola, sempre nel rispetto delle leggi e delle regole". Scajola rileva anche che "tutti i miei incontri sono stati svolti alla luce del sole e alla presenza dei tecnici della
delegazione italiana. Sono assolutamente sereno e da subito sono a disposizione dei magistrati inquirenti che volessero sentirmi sull'argomento". 

Le indagini riguardano una fornitura per un ingentissimo importo di navi fregate al Brasile. Nell'ambito di questo filone sono in corso perquisizioni presso l'abitazione di Paolo Graziano, presidente degli industriali napoletani, e presso la sede locale di Confindustria.

Graziano, a quanto si è appreso, sarebbe indagato nella sua qualita' di amministratore delegato della societa' Magnaghi.
Il dirigente di Finmeccanica Paolo Pozzessere e' stato arrestato con l'accusa di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta su forniture all'estero da parte del gruppo condotta dalla Procura di Napoli.

L' arresto e' stato eseguito dai carabinieri del Noe e dalla Digos di Napoli. Perquisizioni sono in corso a Napoli. 

L' inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, e' condotta dai pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock, riguarda, in particolare, forniture di elicotteri e armamenti allo Stato di Panama.

Paolo Pozzessere, ex direttore commerciale di Finmeccanica, e' attualmente senior advisor della societa' per i rapporti con la Russia. L' inchiesta riguarda, in
particolare, le forniture effettuate da tre societa' del gruppo Finmeccanica AgustaWestland, Selex, e Telespazio, al governo di Panama, nell' ambito di accordi stipulati con lo Stato italiano.

Dall' indagine e' emerso che la societa' panamense Agafia sa, destinataria contrattualmente di corrispettivi di intermediazione per il ruolo di agente svolto nell'interesse delle societa' fornitrici, era "di fatto e occultamente" riconducibile a uomo politico panamense e interposta nelle forniture attraverso l'attivita' di Valter Lavitola in precedenza nominato consulente del gruppo Finmeccanica.

Tratto da: rainews24.rai.it

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