"Deve rimanere a 41 bis, se tentato suicidio è segnale collabori"
11 maggio 2012
Roma. «Per la morte di Provenzano forse non avrei pianto, ma non dobbiamo perdere il contatto con l'umanità». Così il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che dicendo di non sapere se quello che appare come un tentativo di suicidio sia in realtà «un segnale per il mondo esterno», ha rivolto un appello a collaborare al boss di Cosa Nostra: «Provenzano sta per morire ma può aiutarci a risolvere dei misteri di questa Italia»; «dacci una mano», ha aggiunto rivolgendosi direttamente a lui, nel corso di un' intervista alla Zanzara su Radio 24. Secondo Grasso «solo una perizia medica» potrà decidere se il boss può lasciare il carcere, ma a suo parere «deve comunque rimanere al 41 bis». E nel rivolgere il suo appello a collaborare, il procuratore ha osservato che Provenzano «ha poco da vivere e per questo bisogna sbrigarsi. Deve essere più lucido per ricostruire storie e fatti».
ANSA