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23 aprile 2012
Firenze. La trattativa che ci sarebbe stata per la consegna del boss mafioso Bernardo Provenzano «resta un punto oscuro da sciogliere: cosa è avvenuto negli anni prima della nomina di Pietro Grasso alla Dna?». Lo chiede in una nota l'associazione fra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili. «Non ci è ancora chiaro come sia andata per il novello caso "trattativa Provenzano" - scrive in una nota la presidentessa dell'associazione, Giovanna Maggiani Chelli - L'unica cosa che abbiamo capito è che tutto decadde quando, insediatosi alla procura nazionale antimafia, Grasso chiuse questa spinosa vicenda, perchè il tramite di Provenzano non aveva dato alcuna garanzia, anzi». «Da cittadini, e per giunta vittime di Provenzano, chiediamo di sapere che cosa è successo esattamente in seguito - conclude la nota -, quando venne stabilito che i due milioni chiesti dall'intermediario di Provenzano affinchè il boss si consegnasse alle autorità erano un problema politico, perchè "trattare" in fatto di soldi non spetta alla magistratura».

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