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16 marzo 2012
L'Aquila. La Prefettura dell'Aquila ha già effettuato, nell'ambito della ricostruzione pubblica, 20 interdizioni a ditte il cui collegamento con le mafie è stato «acclarato», così come sono state controllate 4.000 aziende. Lo ha detto il Prefetto, Giovanna Iurato durante l'incontro con il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca. «Su altre 80 ditte - ha spiegato Iurato - c'è qualche perplessità e quindi la Prefettura ha emesso 80 provvedimenti atipici per far decadere queste ditte di diritto dall'appalto. È un potere discrezionale della Prefettura laddove si identifichi un fumus. Ma molto adesso spetta ai privati». Proprio alla luce di questa esperienza della Prefettura aquilana, il Prefetto ha spiegato che lunedì, a Roma, ci sarà presso il ministero una riunione di tutti i Prefetti per uniformare e omologare i criteri di valutazione e certificazione della documentazione antimafia da rilasciare alle aziende in caso di appalti pubblici. «Con la partenza della ricostruzione privata pesante rischi di infiltrazioni mafiose all'Aquila ci sono, ma i controlli finora sono stati efficaci», ha aggiunto il presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi.

ANSA

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