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16 marzo 2012
Palermo. La giunta distrettuale diell'Anm di Palermo, «a tutela della professionalità e competenza dei colleghi giudicanti e requirenti che, sia nel giudizio di primo grado che in quello di appello, si sono pronunciati nel processo a carico di Marcello Dell'Utri», esprime «il proprio apprezzamento per l'impegno e la serietà dei predetti colleghi, che hanno condotto il difficile dibattimento nelle rispettive fasi di giudizio, con spirito di abnegazione». È quanto si legge in una nota della Giunta distrettuale dell'Anma, presieduta da Antonino Di Matteo. L'anm palermitana, inoltre, «esprime la propria preoccupazione in merito alla asserita inconsistenza, rilevata nel recente dibattito, del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, che potrebbe essere percepito come un pericoloso arretramento della repressione giudiziaria della mafia; organizzazione che si è sempre caratterizzata per i suoi legami con esponenti politici ed istituzionali».

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