15 marzo 2012
Palermo. «Ancora una volta siamo costretti ad ascoltare il figlio del sanguinario boss Bernardo Provenzano che continua a invocare umanità per il padre detenuto in regime di 41 bis. Mi trovo costretta a ribadire quanto già espresso mesi fa: ho fatto visita a Provenzano in carcere, mi è parso in buona salute e lui stesso mi ha detto che non gli manca nulla». Lo dice l'eurodeputato e responsabile nazionale del dipartimento Antimafia di Idv, Sonia Alfano. «Per cui - aggiunge - il figlio smetta di auspicarne la scarcerazione: è condannato all'ergastolo per le crudeltà di cui è stato capace e dovrà scontare la sua pena fino all' ultimo giorno. Sono certa che 'Servizio pubblico', che oggi intervista il figlio del più crudele capomafia, presto darà spazio, come fatto in passato, anche ai figli delle vittime innocenti di Provenzano o dei suoi sodali. Per esempio sarebbe bello poter sentire una testimonianza di Milly Giaccone, figlia del prof. Giaccone, ucciso per non aver ceduto al ricatto dei mafiosi che gli chiedevano di falsificare una perizia calligrafica». «Milly Giaccone - conclude - aveva soltanto 23 anni quando vide suo padre morto tra i viali alberati del Policlinico, a Palermo».
ANSA