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9 marzo 2012
Palermo. «Abbiamo smontato tutti i tentativi compiuti da cosa nostra per cancellare la memoria di mio zio, finalmente potremo invece dargli una degna sepoltura grazie alla polizia scientifica che è riuscita ad accertare la sua identità». Lo ha detto Placido Rizzotto, nipote dell'omonimo sindacalista di Corleone (Palermo) ucciso 64 anni fa da cosa nostra. Rizzotto junior ha partecipato alla conferenza stampa dove la polizia scientifica ha spiegato come si è riusciti ad accertare l'identità grazie alla comparazione del Dna dello scheletro rinvenuto in una foiba nel 2009 nel corleonese. «Siamo riusciti a smontare il teorema più volte tentato da cosa nostra per fare cancellare la sua memoria e ciò che era Placido Rizzotto -ha detto ancora il nipote- cosa nostra ha più volte tentato di depistare le indagini per non fare mai più ritrovare il corpo di Rizzotto».

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