di Giovanna Maggiani Chelli* - 27 febbraio 2012
Ministri e politici sono stati minacciati al tempo delle stragi del 1993 dalla mafia “cosa nostra”, non sono stati uccisi, ma temiamo siano morti i nostri figli al loro posto.
L’ex Ministro Mannino non ha risposto oggi alle domande dei pm di Palermo che indagano sulla trattativa Stato - Mafia. E’ un suo diritto la legge lo prevede.
La mafia cosa nostra già nel giugno 1992 inizia una lunga trattativa con uomini dello Stato, nella primavera del 1993 la trattativa tocca il suo apice, infatti a maggio Bagarella alza il tiro del negoziato e Caterina 50 giorni, Nadia 8 anni, Dario 22 anni, Angela 38 anni, Fabrizio 39 anni muoiono massacrati in via dei Georgofili a Firenze. Siamo i loro genitori è un nostro diritto sapere perché sono morti, ed esiste l’obbligatorietà dell’azione penale.
*Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili