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20 febbraio 2012
Agrigento. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento hanno condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione il boss Gerlandino Messina, accusato di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione con l'aggravante del favoreggiamento a Cosa Nostra. Le accuse a carico di Messina vennero formalizzate quando fu arrestato, dopo 10 anni di latitanza, il 23 ottobre del 2010, nel covo di via Stati Uniti a Favara, visto che fu trovato in possesso di due pistole e un centinaio di munizioni. Il pm della Dda, Rita Fulantelli aveva chiesto la condanna a 15 anni. Il suo difensore, l'avvocato Salvatore Pennica, aveva chiesto, invece, l'assoluzione spiegando che «non c'era prova che le armi appartenessero a Messina perchè la casa dove fu arrestato era frequentata anche da altre persone e, in ogni caso, il possesso delle pistole non dimostrava il favoreggiamento all'associazione mafiosa».

ANSA

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