20 febbraio 2012
Palermo. «Le organizzazioni mafiose rispondono a una domanda sociale di beni e servizi illegali che deriva dalle persone normali e da grandi pezzi del mondo imprenditoriale. C'è un'economia deregolata con forti tassi di illegalita», fatti anche di rapporti collusivi con il mondo politico-economico, non penetra dall'esterno un virus che porta il male perchè il male già esiste«. Lo ha detto il Procuratore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, che per anni è stato procuratore aggiunto alla Dda di Palermo seguendo le inchieste più delicate. »Quello che sorprende è il consenso sociale alla diffusione dell'economia mafiosa, - ha aggiunto Scarpinato - perchè quando un'amministrazione comunale si vede costruire un asilo nido con un risparmio del trenta per cento sono contentissimi. Il problema è come fa quell'impresa a fare uno sconto del trenta per cento«. »C'è un pregiudizio culturale fortissimo, la maggioranza dell'opinione pubblica europea è ancora convinta che la mafia sia una storia di piccole minoranze di criminali che operano nella malavita e che si impongono con le estorsioni e il racket. La realtà è completamente diversa. C'è un modello di imprese mafiose che ha ragioni di carattere economico, e sono le stesse ragioni del successo dell'economia mafiosa nel Nord Italia - ha detto ancora Scaprinato - Se noi continuiamo l'impostura culturale di una mafia costituita solo da personaggi come Riina e Provenzano mentre dall'altra parte c'è un mondo di persone immacolate, ci raccontiamo una storia che non ci aiuta a comprendere come combattere la mafia. La realtà della mafia è purtroppo quella di Hannah Arendt, 'La banalità del malè«. «L'impresa mafiosa - ha proseguito a Palermo a margine di un convegno sulla mafia vista dall'estero - non si impone in quei territori con la violenza, offre riduzione di costi e incrementi di profitti che sarebbe la felicità degli imprenditori stranieri. Ad esempio, sono un imprenditore di mafia che va in Germania e voglio abbattere un palazzo pieno di amianto. Se costruisco il nuovo palazzo con lo sconto del trenta per cento i committenti tedeschi sarebbero felici. Questo è uno dei motivi che determina il successo delle economia mafiose». Scarpinato avverte quindi che «Ci troviamo di fronte a una realtà che viene sottovalutata perchè non si tiene conto che c'è una logica di mercato: c'è una fortissima domanda di beni illegali che proviene dalla società civile. Domanda forte di droga ma anche di essere umani da usare allo sfruttamento lavorativo e sessuale, quindi le mafie offrono questi beni per i quali c'è una fortissima domanda. Questa linea di separazione tra sporchi, brutti e cattivi e un mondo di buoni è falsa, perchè c'è un fenomeno di domanda e offerta che è alimentato dalla stessa società civile».
Adnkronos