7 febbraio 2012
Palermo. “Vittorio Sgarbi continua a minacciare querele nei miei confronti. Fino ad ora, quelle sporte, sono state tutte archiviate. Stavolta si è stizzito perché ho scritto delle influenze dell’ex deputato Dc Pino Giammarinaro sulla sua giunta. Forse Sgarbi non ha letto cosa hanno scritto gli investigatori nelle carte dell’operazione ‘Salus Iniqua’,da cui parte la richiesta di scioglimento del Comune di Salemi, ma io sì. Per questo dico che le pressioni effettuate sul consiglio comunale erano evidenti già a maggio”.
Lo ha detto l’eurodeputata IdV Sonia Alfano, replicando alle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi, sindaco dimissionario di Salemi. Gli investigatori, nella misura di prevenzione personale e patrimoniale ai danni di Giammarinaro, scrivono: 'Dall’esito di siffatte indagini, è emerso il costante tentativo da parte dell’ex sorvegliato speciale di PS (Giuseppe Giammarinaro, n.d.r.) di condizionare l’attività amministrativa del Comune di Salemi, partecipando occultamente alle fasi decisionali più importanti, così ponendo in essere ‘…un vero e proprio condizionamento mafioso di tutta l’attività amministrativa del Comune di Salemi…’, finalizzato ad imporre, dopo l’elezione del Sindaco Sgarbi, un’influenza sull’Amministrazione Comunale di Salemi', e poi 'la D.D.A. di Palermo, nel contesto di indagini finalizzate ad individuare la provenienza delle numerose minacce anonime di cui è rimasto vittima il Sindaco di Salemi Vittorio SGARBI, ha palesato come le risultanze investigative abbiano delineato un contesto ambientale in cui il Giammarinaro ha inciso in modo significativo su alcune delibere del Comune di Salemi. Dalle intercettazioni e dalle altre indagini svolte è, infatti, emerso che la candidatura alla carica di Sindaco di Salemi di Vittorio Sgarbi è stata sostenuta proprio dal Giammarinaro Giuseppe, che ha appoggiato il noto critico d’arte durante la campagna elettorale'.
“Ma c’è di più - aggiunge l’Alfano -. Sarò io, domani, a querelare Sgarbi per tutto il fango che in questi anni ha sparso su di me e sulla memoria di mio padre. Sarà un tribunale a stabilire chi diffama chi. Immagino però che, essendo Sgarbi un diffamatore abituale - sottolinea - sia avvantaggiato”.
Tratto da: soniaalfano.it