31 gennaio 2012
Il capo dei capi non sarebbe più in grado di intendere di volere.
E’ stata chiesta una perizia psichiatrica che è stata concessa e il 9 febbraio prossimo i dottori ci diranno, per iscritto, se Riina Salvatore è ancora il capo di “cosa nostra” come ieri 30 gennaio 2012 è risultato in un altro processo. Perché lungi da noi pensare che la “cosa nostra” voglia un capo demente.
Noi però Salvatore Riina sia pure con tutte le cure del caso, lo vogliamo in carcere e a 41 bis, tanto se la demenza lo ha raggiunto e finalmente quel cervello criminale si è rattrappito a tal punto che ordini di morte dalle sbarre non può più darne meglio così.
Ma come si dice: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, infatti sono troppi anni che a cicli sempre più ravvicinati si cerca di far venire meno l’ergastolo e il 41 bis per la mafia stragista, hanno iniziato giusto il 1 Aprile del 1993 con la riunione operativa nel villino di Santa Flavia e non hanno più smesso.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili