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ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI
- sezione di Caltanissetta -

RILEGGERE ROSARIO LIVATINO. RIFLETTERE SUGLI ESEMPI
Un’iniziativa dei magistrati di Caltanissetta in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario

Caltanissetta, 27 gennaio 2012

I magistrati del distretto di Caltanissetta danno un significato nuovo all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Non solo una solenne cerimonia nella quale si illustrano i dati dell’amministrazione della giustizia e si analizza l’evoluzione della criminalità e del contenzioso civile; ma anche un momento in cui si torna a riflettere su come ciascuno degli operatori della giustizia, a cominciare dagli stessi magistrati, può offrire un significativo contributo per dare senso allo Stato di diritto.
Con il sostegno della Casa editrice Salvatore Sciascia, con la collaborazione dell’associazione Tecnopolis, dell’associazione “Amici di Livatino” e della Fondazione Progetto legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia, la Presidenza della Corte di Appello e l’ANM di non di pochi ma di tanti bigCaltanissetta hanno promosso la riedizione degli scritti di Rosario Livatino, in un volume intitolato “Non di pochi, ma di tanti”, che sarà offerto in dono a chi parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
Vi sono riportate la relazione del giudice Livatino sul “ruolo del magistrato nella società che cambia” e quella dal tema “Fede e diritto”;  il giovane magistrato canicattinese, che si era formato quale uditore giudiziario negli uffici giudiziari di Caltanissetta, esprime con parole semplici e con toni chiari l’alto suo concetto del compito che era chiamato a rivestire, spiegando in modo concreto cosa e come fare per rendere utile e nobile questo difficile lavoro.
Riflettere su queste parole è indispensabile, perché esse provengono da chi davvero ha dato loro sostanza con una vita esemplare fino all’estremo sacrificio.
Livatino aveva ben presente che solo il concorso di tutti avrebbe potuto migliorare e qualificare la nostra democrazia e con essa l'amministrazione della giustizia. Da questa sua concezione nasce il titolo del libro: dalle parole da lui stesso pronunciate a proposito della riforma della giustizia, che intendeva non come una mera compilazione di leggi provenienti dall'alto ma come un percorso culturale collettivo, compito “non di pochi magistrati ma di tanti: dello Stato, dei soggetti collettivi, della stessa opinione pubblica”.
Il volume contiene un’introduzione di Salvatore Cardinale, Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta. In appendice è riportato un ricordo di Livatino reso da Paolo Borsellino in occasione dell’intitolazione alla sua memoria di un’aula del Palazzo di Giustizia di Agrigento. A seguire la testimonianza di don Giuseppe Livatino, postulatore della Causa di Canonizzazione e un ricordo della famiglia del magistrato canicattinese, proposto dal Presidente dell’ANM di Caltanissetta.
I magistrati nisseni vorranno così avviarsi all’apertura dell’anno giudiziario, confrontandosi ancora e cercando di imparare la lezione, scritta con la vita e poi con la sua morte, da un loro grande collega, capace di capire e contrastare le nuove manifestazioni del fenomeno mafioso, di approfondire con professionalità e profonda cultura umanistica i problemi del diritto, ma al contempo di essere indipendente da tutti i poteri, respingendo favori e scoraggiando blandizie.

                IL SEGRETARIO                                                                        IL PRESIDENTE
Dott.ssa Alessandra B. Giunta                                             Dott. Giovanbattista Tona

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