di Giovanna Maggiani Chelli - 6 gennaio 2012
Il piatto continua a sbilanciarsi dalla parte della mafia: un giorno non si può fare a meno di passare mafiosi da 41 bis a carcere normale, l’altro non si può fare a meno da parte dello Stato di saldare il conto per le spese processuali per mafiosi del calibro di Vincenzo Virga, che qualche nomination l’ha trovata pure nei processi per le stragi del 1993.
In qualità di vittime di cosa nostra, ci stiamo domandando dove arriverà la deriva, quanto altro ancora dovremo sopportare oltre il massacro di via dei Georgofili dove hanno perso la vita i nostri parenti.
Il gratuito patrocinio non può essere un diritto per Vincenzo Virga solo perché non si è pentito, non ha collaborato con la giustizia, e quindi non si sa dove siano i suoi ingenti capitali rubati alla collettività.
Il gratuito patrocinio è un diritto per le vittime della mafia non per i suoi carnefici. Abbiamo visto in questi 18 anni Decreti governativi approvati in poche ore, quando i torti da riparare erano per i potenti. Quando si tratta di vittime di mafia, non si sa perché per avere giustizia bisogna aspettare i tempi di confisca dei beni alla mafia che non si realizzano mai fino in fondo .
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili