5 gennaio 2012
Palermo. “Pochi giornalisti e scrittori come Pippo Fava hanno saputo svelare la realtà e l’anima della Sicilia, di una terra stuprata dal potere di Cosa nostra, di una politica e di un’economia colluse, di una società narcotizzata dalla cultura mafiosa del compromesso e del clientelismo. Pippo Fava lo ha fatto con coraggio, attraverso le sue inchieste e i suoi libri, ben sapendo che tutto questo in Sicilia sarebbe potuto trasformarsi in una condanna a morte. Ma Fava amava la Sicilia e credeva nel suo lavoro, nel giornalismo che fa pensare, che apre gli occhi ai cittadini, che mette le istituzioni di fronte alle proprie responsabilità, che fa riconoscere i problemi per affrontarli, che contribuisce alla promozione della legalità e dello sviluppo. Per questo rappresentava una pericolosa insidia da eliminare”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, ricordando il giornalista ucciso a Catania da Cosa nostra il 5 gennaio del 1984.
“Il suo lavoro – aggiunge Lumia – è un esempio di alto giornalismo e una testimonianza di valoroso impegno civile di cui ognuno di noi dovrebbe fare memoria attiva”.
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