OGGETTO: Delibera del Consiglio Comunale di Barcellona P.G. n.56 del 16.11. 2009: approvazione del piano regolatore particolareggiato per il parco commerciale in C.da Siena. Trasmissione Rapporto/Esposto e Richieste [...]
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I sottoscritti […] sono con la presente per esporre alle SS.LL. quanto segue, con specifico riguardo alla avvenuta approvazione, data con Delibera del Consiglio Comunale di Barcellona P.G. n.56 del 16.11.2009, al Piano Particolareggiato di un Parco Commerciale da realizzare in contrada Siena, piano la cui redazione e stesura è da riferire alla Società DIBECA sas di Corica Ferdinanda & C., società proprietaria di alcuni immobili che risulteranno interessati alla realizzazione di una parte della grande struttura commerciale, la quale subentra alla Società GDM SpA (Grande Distribuzione Meridionale), con utilizzo anche degli elaborati progettuali già predisposti in suo nome e per suo conto dall’arch. Mario Nastasi, cui segue, per la parte tecnica-progettuale, l’arch. Santino Nastasi.
E’ indiscusso che l’interesse delle Associazioni antimafie di cui in premessa, trova ragione nel fatto che la società DIBECA sas ha scaturigine dalla società DIBECA snc, costituita nel 1982 da Rosario Pio Cattafi (personaggio di primo piano, per i suoi trascorsi giudiziari e per essere stato sottoposto anche a misure di prevenzione antimafia “di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno che solo nel 2005 ha finito di scontare” e ciò a causa dei suoi costanti contatti, protrattisi per decenni e particolarmente intensi proprio nella stagione delle stragi, con Benedetto Santapaola, Pietro Rampulla, Angelo Epaminonda e Giuseppe Gullotti).
Ancora oggi la società in menzione si compone di soci accomandanti che nella quasi totalità hanno rapporti di stretta parentela con lo stesso R.P. Cattafi. Sono infatti soci accomandanti Alessandro Cattafi, Nicoletta di Benedetto, Maria Cattafi, rispettivamente, figlio, madre e sorella di Rosario Pio Cattafi, nonché in ultimo Ferdinanda Corica, presidente della società e moglie di Stefano Piccolo, commercialista, quest’ultimo legato da rapporti di amicizia con lo stesso Rosario Pio.
In uno alla questione di palmare evidenza che la società DIBECA è soggetto sociale cui sono da riferire interessi di Rosario Pio Cattafi e di diretti componenti il suo nucleo familiare, è utile sin da ora richiamare l’oggetto sociale della società, ove, fra l’altro, figura:
Appare alquanto pacifico che all’interesse della società, quale proprietaria di alcuni terreni, localizzati all’interno ed all’esterno del perimetro del Parco, è lecito riferire anche altri interessi, certamente economicamente consistenti e di peso, sia nelle attività che presiederebbero sia in quelle che seguirebbero la eventuale realizzazione della struttura commerciale in questione, nello specifico si fa qui riferimento ad appalti, compravendite, gestione di terreni e fabbricati etc. ( si pensi alla gestione del vecchio manufatto da destinare a struttura alberghiera).
Si profila, dunque de visu, una fattispecie in cui, alla Società DIBECA sas, fà capo un interesse diretto, immediato, attuale e perfino duraturo: “un investimento dunque di grande entità che va ben oltre la compravendita dei terreni di sua proprietà”.
Uno schema di investimento che, in ogni caso, ripercorre identiche modalità di operazioni, per così dire, economiche-finanziarie per la realizzazione di grandi strutture commerciali realizzatisi altrove in Sicilia e che sono stati o sono oggetto di inchieste della magistratura, seppure la fattispecie concreta, secondo quello che è il nostro punto di vista, registra dettagli suoi propri di rilievo, da cui, contrariamente agli intendimenti, è dato cogliere una maggiore gravità.
Non ci soffermeremo sulle inchieste, potendo ciò apparire ridondante ed inutile, essendo consapevoli che gli organi in indirizzo ne abbiano certamente maggiore contezza di chi scrive.
E’ tuttavia evidente che tanto la progettazione del PRP per conto della Società DIBECA sas, che, come abbiamo visto, de facto, è soggetto sociale che risponde agli interessi di Rosario Pio Cattafi, in uno all’oggetto sociale della società, quanto, in particolare, si rileva accadere nel territorio siciliano, in termini di condanne, inchieste e sequestri disposti dalla magistratura, siano connotazioni di tale importanza da “imporre” l’interesse delle associazioni antimafie di cui in premessa, interesse che, oggi obbligano, per quanto di competenza, ad interpellare gli organismi istituzionali in indirizzo .
Non sfugge a chi scrive che la premessa al presente rapporto, rappresenta questioni pregiudiziali che pur risultando di non poco conto, necessita essere supportato da fatti, circostanze in vista dei quali, previ gli accertamenti che si riterranno utili e necessari, potere valutare le specifiche richieste che saranno qui formulate.
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Tratto da: ritaatria.it