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8 dicembre 2011
Firenze. Siamo fortemente riconoscenti alle forze dell’ordine e ai magistrati che coordinano le indagini,  quando vengono arrestati latitanti pericolosi come è avvenuto in queste ore in seno all’organizzazione criminale denominata “camorra”.
Tuttavia non possiamo non domandarci come mai sia ancora possibile che il latitante per eccellenza  in seno a “cosa nostra”, Matteo Messina Denaro, possa  godere di assoluta libertà e mantenimento quindi di tutti i suoi averi accumulati illecitamente.
Infatti il 6 Maggio del 2002 la Suprema Corte di Cassazione ha condannato all’ergastolo con sentenza definitiva,  con isolamento diurno a regime di 41 bis, il super latitate Matteo Messina Denaro, perché il soggetto criminale  appartenente alla famiglia dei Messina Denaro aveva partecipato attivamente alla strage di via dei Georgofili del 27 Maggio 1993.
I Magistrati che hanno condotto le indagini hanno riferito che Matteo Messina Denaro,  durante un sopralluogo  dove doveva avvenire l’attentato terroristico eversivo,  passando sotto la galleria degli Uffizi disse: “Questi salteranno!”.
Come sarà mai possibile tanta dimenticanza  per  quell’evento terroristico durante il quale noi abbiamo perso i figli, l’Italia intera una fetta larghissima di democrazia e il mondo ha visto sfregiare l’arte nella sua essenza più pura.
Matteo Messina Denaro andava arrestato, sia pure con  anni di ritardo,  per lo meno il 7 Maggio del 2002, perché  oggi a 18 anni di distanza invece può dettare  ordini dal luogo che lo ospita latitante?
Considerando che uomini politici di entrambi gli schieramenti sono stati e sono ancora l’ampia coperta di Matteo Messina Denaro, come mai  quella coperta non si accorcia almeno oggi visto  che l’Italia è chiamata a sopportare enormi sacrifici?
Sono i soggetti come Matteo Messina Denaro e quanti a lui collusi  che hanno messo in   ginocchio l’Italia  proprio rispetto al debito pubblico, possibile che noi le sue vittime siamo chiamati ad onorare i  loro debiti in campo europeo  e non possiamo avere neppure la soddisfazione di vederli dietro le sbarre a 41 bis?

Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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