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di Giovanna Maggiani Chelli - 26 novembre 2011
Firenze. Dopo l’articolo apparso sull’Espresso il 24 novembre 2011 “Finmeccanica le carte dell’inchiesta. Tangenti” ci domandiamo, ma davvero le vittime delle stragi del 1993 devono ancora stare ad aspettare i primi mesi di gennaio 2012 e poi quelli di gennaio 2013 per vedere se il Paese Italia ha potuto trovare quei milioni di euro che servirebbero a far si che l’IRPEF non venga nuovamente applicata alle pensioni di chi è stato massacrato sotto il tritolo stragista di via dei Georgofili?
Siamo così certi che i nostri figli sono state le vittime per antonomasia, di un sistema politico così corrotto da far impallidire “cosa nostra” che il massacro di via dei Georgofili  sicuramente lo ha eseguito, da credere ormai  che le stragi del 1993 siano state favorite da entità diverse dalla mafia a copertura di ruberie di entità inaudite.
Chiediamo rassicurazioni il più presto possibile sulla legge 206, comprese le pensioni degli invalidi all’80% della capacità lavorativa, affinché tutto quanto contenuto nella legge del 2004 sia mantenuto saldo, considerando quindi quanto riportato nelle finanziarie di Luglio e Agosto scorsi in fatto di tagli alle agevolazioni fiscali, una ignominia nei nostri confronti.
Oggi abbiamo più di un sospetto che il sangue dei nostri figli, quel 27 Maggio 1993 non solo sia stato versato in nome per conto del 41 bis, ma soprattutto in nome e per conto della chiusura di indagini in corso che cominciavano a portare a galla traffici illeciti di una gravità inaudita e per giunta favoriti e coperti dalla politica tutta.
Quindi, il solo pensare che anche 1 solo euro possa essere sacrificato dalle nostre risorse ci fa puntare i piedi verso la salvaguardia di un principio sacrosanto: ABBIAMO GIA’ DATO
Cordiali saluti

*Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

ANTIMAFIADuemila
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