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Premio alla carriera a Gianantonio Stella

In giuria Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli, Giovanni Sartori, Francesco Sabatini e Marco Ballarini

L'associazione antimafie daSud: «Grande riconoscimento per il lavoro svolto sulla Calabria e la ricostruzione delle storie delle vittime innocenti della 'ndrangheta»

Copertina del libro DIMENTICATI“A fare l'Italia alcuni pochi italiani ci sono, senza e contro i più, riusciti. A fare gl'italiani, l'Italia, in centocinquant'anni, non c'è riuscita;  anzi non ci s'è nemmeno provata”. Da “La stanza di Montanelli”, (Corriere della Sera, 19 giugno 1997). Italiani oggi. Cronache, inchieste, ritratti da un Paese tra sfiducie e voglia di speranza.
Era questo il tema dell'edizione 2011 del premio di scrittura Indro Montanelli che è stato assegnato per la sezione giovani a Danilo Chirico e Alessio Magro, autori del libro  “Dimenticati. Vittime della 'ndrangheta” (Castelvecchi editore, 2010) e per la sezione alla carriera a Gianantonio Stella, inviato del Corriere della Sera.

Il riconoscimento, giunto alla quinta edizione, è organizzato con cadenza biennale dalla Fondazione Montanelli Bassi, con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Fucecchio. Il premio è stato istituito nel 2001 per ricordare Indro Montanelli, giornalista e storico, e per riconoscere i meriti di personalità che si siano distinte nella divulgazione storica, nella memorialistica e nel giornalismo.

La giuria per l’edizione 2011 è composta da Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca; Paolo Mieli, in rappresentanza della Fondazione Corriere della Sera; Marco Ballarini, per la Biblioteca Ambrosiana di Milano; Giovanni Sartori, accademico dei Lincei; Ferruccio de Bortoli, delegato dal presidente della Fondazione Montanelli.

La cerimonia di consegna del premio si svolgerà il prossimo 3 dicembre alle ore 11 a Fucecchio (Fi), città natale di Indro Montanelli.

La soddisfazione dell'associazione antimafie daSud: “Il premio a Danilo e Alessio è un riconoscimento importante per il lavoro articolato e faticoso svolto in questi anni per raccontare la verità sulla Calabria, la 'ndrangheta – la più potente e sconosciuta delle mafie – le centinaia di vittime innocenti e dimenticate, l'anti-'ndrangheta. Soprattutto viene premiato il nostro percorso e i nostri progetti, che tentano di ragionare sulla costruzione di un nuovo immaginario antimafia e di nuova identità meridionale”.


SCHEDE

Danilo Chirico
Nato a Reggio Calabria nel 1977, è coordinatore della redazione del nuovo Paese Sera - mensile e quotidiano web – e presidente dell’associazione antimafie daSud. Autore e voce della trasmissione “Mammasantissima”, in onda su Radio Popolare Roma, collabora con giornali e riviste. Ha scritto opere dedicate ai problemi della Calabria, documentari per Rainews24 e Current tv e, dal 2005, è tra gli autori del Rapporto Ecomafia. Dal 2010 cura la collana Corsari incentrata sui nuovi modi di raccontare il Sud (Round Robin Editrice).

Alessio Magro
Nato a Reggio Calabria nel 1977, ha collaborato con giornali e riviste tra cui “il manifesto”, “Diario”, “Narcomafie” e ha realizzato il “Dossier Lazio – mafie&cicoria” pubblicato da Libera Informazione. È tra i fondatori e i redattori dell’archivio web multimediale Stopndrangheta.it.

 
I due autori hanno scritto (con Claudio Careri) “Il sangue dei giusti” (Città del Sole edizioni, 2007) sulla storia di Ciccio Vinci e Rocco Gatto, vittime innocenti della 'ndrangheta (premio giornalistico Bruno Trentin nel 2007). Nel 2010 hanno pubblicato “Il Caso Valarioti – Rosarno 1980: così la 'ndrangheta uccise un politico (onesto) e diventò padrona della Calabria” (Round Robin Editrice).
Nel 2011 con il libro “Dimenticati. Vittime della ‘ndrangheta - La storia e le storie delle donne e degli uomini assassinati dall’organizzazione criminale più segreta e potente del mondo” (Castelvecchi), hanno vinto il Premio di scrittura Indro Montanelli 2011.

Danilo Chirico – Alessio Magro
DIMENTICATI. VITTIME DELLA ’NDRANGHETA
La storia e le storie delle donne e degli uomini assassinati in Calabria dall’organizzazione criminale più segreta e potente del mondo
 
Collana: ANALISI- PP. 457 + 32 PP. DI FOTOGRAFIE-EURO 25,00- OTTOBRE 2010
 
Un mugnaio con la passione per gli orologi e un testardo assessore comunale, il bassista di un gruppo reggae e un medico con il vezzo della scrittura, un dirigente del Partito comunista che insegna Lettere e un fotografo con un passato da calciatore, un commerciante di auto che non fa lavorare nessuno in nero e un funzionario di banca che chiede garanzie quando concede i prestiti, una professoressa delle scuole medie e uno studente nigeriano che fa il parcheggiatore abusivo… in un Paese normale, queste donne e questi uomini – magistrati, attivisti politici, carabinieri, comuni cittadini e addirittura bambini – rappresenterebbero solo un ordinario spaccato di società civile. Ma in Calabria, nell’estrema periferia italiana, anche i modi di vivere e di essere più diversi possono essere accomunati dallo stesso, inaccettabile, destino: quello di essere uccisi dall’odio e dalla vendetta della ’ndrangheta. Accade così, alle vittime della più segreta e potente organizzazione criminale del mondo, di morire due volte. Prima assassinati dai clan e poi dimenticati da uno Stato che non ha saputo difenderli e, troppo spesso, dai loro stessi concittadini: le persone che, attanagliate dalla paura, hanno attraversato e attraversano le loro stesse strade, piazze e città.
Dimenticati è un libro dedicato alla storia e alle storie delle vittime della ’ndrangheta: cittadini innocenti da sempre in attesa di verità e di giustizia. Vicende personali a cui la narrazione di Danilo Chirico e Alessio Magro rende finalmente un volto. Affinché il diritto-dovere della memoria torni a essere patrimonio di tutti. E perché il movimento antimafia calabrese, capace di straordinarie battaglie per l’affermazione dei diritti civili e sociali, non sia più soltanto un grido destinato a restare inascoltato.
 
In questo libro si troveranno le storie di tutti i morti per sequestro di persona, per delitto d'onore, le vittime tra i rappresentanti delle forze dell'ordine, i politici, i magistrati, i bambini e  molte altre vittime.

IL VOLTO SCONOSCIUTO DELLE VITTIME DELLA ’NDRANGHETA NEL PRIMO LIBRO DEDICATO AI CITTADINI INNOCENTI ELIMINATI DALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E SEPOLTI DALL’INDIFFERENZA DELLO STATO
 
Un libro che non esisteva, e che per la prima volta, prova a restituire giustizia ai morti che spesso non ne hanno avuta né nelle aule di tribunale, né storicamente o nella memoria delle persone.

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