2 novembre 2011
«Il lungo sonno è finito. Il nord, o almeno la sua parte più attiva, non dorme più. Non pensa più che la mafia o la ‘ndrangheta siano cose che non lo riguardano...
...che il massimo che possono fare i cittadini e i giovani settentrionali sia (come, meritoriamente, hanno fatto scuole e amministrazioni dagli anni ottanta) promuovere gemellaggi con il sud, sostenere chi nelle regioni cosiddette di trincea si batte contro le organizzazioni criminali». Con questa affermazione che segna un punto di svolta per l'antimafia al Nord e nel Paese, il sociologo, giornalista e scrittore, Nando dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, apre il supplemento di Libera Informazione "Verità e Giustizia", n°79 dedicato alle "Mafie al Nord" .
Due giorni di dibattiti, incontri, studio e approfondimento promossi da Libera a Torino lo scorso 7 - 8 ottobre hanno fatto il punto sull'avanzare delle mafie ma anche dell'antimafia nel Centro - Nord e "Verità e giustizia" torna a raccontare questo appuntamento e i principali risultati emersi, dal capoluogo piemontese, per la lotta alle mafie. «Siamo in presenza di una
mafia sempre più civile ed una società civile sempre più mafiosa - ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente di Libera ». Non si può delegare la lotta alle mafie ha inoltre ricordato Ciotti, invitando tutti a fare la propria parte: dalle istituzioni locali, ai professionisti del mondo economico, alla società civile.
Il supplemento d'informazione prosegue con un focus di approfondimento su quello che è accaduto nel Paese nelle ultime settimane. Lo fa attraverso l'analisi del direttore di Libera Informazione e giornalista Rai, Santo Della Volpe che nel suo articolo "Il perimetro degli indignati" offre una chiave di lettura sui fatti del 15 ottobre a Roma e la protesta dei "draghi ribelli".
Infine le rubriche che raccontano l'informazione e la lotta alle mafie, il narcotraffico e l'angolo delle letture dedicato, questa settimana, alla storia di
Luca Crescente, un giovane magistrato della Dda di Palermo, stroncato prematuramente da un infarto nell’estate del 2003 ("Tempo niente" di Roberto Alajmo) e alla riflessione su politica e cambiamenti di Davide Mattiello ("Libera", "Acmos" e "Benvenuti in Italia" alcune delle realtà nelle quali è attualmente impegnato) contenuta nel libro "La mossa del riccio".
Tratto da: liberainformazione.org