12 giugno, ore 11, presidio davanti alla sede RAI di Viale Mazzini (Roma)
Le giornaliste e i giornalisti di trasmissioni come Report, PresaDiretta, Mi Manda Rai3, Indovina chi viene a cena, UnoMattina, Elisir e Il Posto Giusto denunciano un ricatto inaccettabile: ottenere il giusto contratto solo a condizione di lasciare le redazioni per essere trasferiti per 5 anni nelle sedi regionali della Tgr. Un piano non dichiarato ma già in atto, che rischia di svuotare le redazioni dei programmi di inchiesta e di minare uno dei pilastri del servizio pubblico. Un attacco al giornalismo di qualità, indipendente, al cuore dell’informazione RAI. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono la regolarizzazione immediata di chi da anni lavora senza contratto giornalistico, senza smantellare le redazioni e senza disperdere professionalità, competenze e vocazione pubblica. L’iniziativa, promossa dalle assemblee dei giornalisti di Report, Presa Diretta, Mi manda Raitre, Chi l’ha visto? Petrolio, Il posto giusto, Unomattina, Elisir e Indovina chi viene a cena.
All’evento interverranno, tra gli altri:
- Sigfrido Ranucci (Report)
- Federica Sciarelli (Chi l’ha visto?)
- Riccardo Iacona (Presa Diretta)
- Duilio Giammaria (Petrolio)
- Federico Ruffo (Mi manda Raitre)
- Giampiero Marrazzo (Il posto giusto)
- Daniele Macheda (Usigrai)
- Roberto Natale (Consiglio di Amministrazione Rai)
- Beppe Giulietti (Articolo 21)
È prevista anche la partecipazione di esponenti politici e personalità del mondo della cultura.
Tutti i colleghi sono invitati a partecipare per contestare un’intesa che, secondo le assemblee, rischia di compromettere la qualità dell’informazione pubblica, i diritti dei lavoratori e la missione stessa del servizio pubblico.