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Ferita gravemente anche una donna dopo un’aggressione di uomini armati

Malmenato a colpi di mazza e ridotto in fin di vita per un 'regolamento di conti' fra gang cinesi. Succede a Prato. L’uomo, gravemente ferito, è stato operato d'urgenza al cervello all'ospedale di Careggi (Firenze). Anche una donna ferita in modo grave dentro un circolo di Prato dove la notte scorsa c'è stata un'incursione di uomini armati. I due feriti fanno parte di un terzetto di orientali arrivato da Francoforte che gli aggressori hanno assalito nel circolo ricreativo Jld Music. La Procura di Prato e la squadra mobile indagano da tempo sull'escalation criminale che dal giugno 2024 è in corso a Prato, fra gruppi cinesi.
L'incursione c'è stata in un circolo di via Filzi dove gli aggressori hanno cercato dentro un'area appartata del locale tre persone, due uomini e una donna e le hanno assalite. In particolare, si sono accaniti con l'uomo colpito ripetutamente alla testa e in altre parti del corpo. I tre cinesi sono arrivati a Prato dalla Germania, verosimilmente per trattare affari. La comunità cinese di Prato tiene stretti collegamenti con i connazionali nelle città europee, fra cui Parigi, Madrid, Francoforte e altre. La procura di Prato, come già emerso, sta facendo indagini sulla mafia cinese e, in particolare, in questa fase, sulla 'guerra delle grucce' maturata tra gli industriali orientali. Si tratta della produzione di appendiabiti, che solo nel distretto del tessile abbigliamento di Prato sviluppa un giro d'affari di 100 milioni di euro l'anno. In questo ambito si fronteggiano almeno due gruppi con incendi e aggressioni, anche in città estere fra cui Madrid e Parigi dove nei giorni scorsi - nella capitale spagnola il 28 febbraio, in quella francese l'11 marzo - sono stati incendiati i magazzini dello stesso proprietario cinese, il quale è stato tra gli obiettivi di un attacco simile a Campi Bisenzio (Firenze) la notte del 15 febbraio quando la sua ditta fu colpita insieme ad altre due, con esplosioni simultanee di pacchi incendiari.

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