Giornata intensa sul fronte della lotta al narcotraffico e alla criminalità organizzata in diverse regioni italiane, dove operazioni condotte dalle forze dell’ordine e coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia hanno portato a numerosi arresti e sequestri di stupefacenti e armi.
A Milano, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, ritenute gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Il provvedimento si inserisce nel filone autonomo d’indagine nato dopo l’agguato subito da Enzo Anghinelli il 12 aprile 2019, e si collega a quelli già eseguiti il 17 dicembre 2024, quando furono colpiti, tra gli altri, anche elementi del tifo organizzato milanista, compreso il capo ultras Luca Lucci.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Milano, hanno permesso di ricostruire ruoli e dinamiche dell’organizzazione criminale anche grazie all’analisi delle comunicazioni su piattaforme criptate, con il supporto di Eurojust ed Europol. Ulteriori indizi, ricavati dall’analisi dei cellulari sequestrati, hanno confermato la prosecuzione dell’attività illecita.
Sempre in Lombardia, a Bergamo, i Carabinieri di Treviglio hanno condotto un’estesa operazione di controllo del territorio tra il 24 e il 31 marzo. Sono stati monitorati oltre 500 giovani, con il controllo di 93 di loro nella città di Treviglio e 419 nella Bassa Bergamasca. Durante le operazioni, un giovane marocchino è stato denunciato per detenzione di stupefacenti e tre cittadini rumeni senza fissa dimora sono stati sorpresi a rubare merce per oltre 3.500 euro in un supermercato di Brembate.
Nel Sud Italia, a Bari, 21 persone sono state condannate a pene per complessivi 148 anni di reclusione nell’ambito dell’indagine “Astra”, avviata tra il 2016 e il 2018 dal Nucleo Operativo della Compagnia e coordinata dalla DDA barese. L’inchiesta ha documentato l’esistenza di una rete criminale dedita al traffico di droga, contigua al clan Palermiti, attiva nel quartiere Japigia, nel sud-est del capoluogo e a Mola di Bari. L’organizzazione era dotata di una rete di pusher, metodi sofisticati di occultamento e collegamenti in provincia e all’estero: uno degli arresti del 2021 è stato eseguito in Albania con la collaborazione dello SCIP. Tra i sequestri, spiccano 41 kg di hashish, 19 kg di marijuana, 1,5 kg di cocaina e una mitraglietta Skorpion.
A Cosenza, un giovane calabrese è stato arrestato dalla Guardia di Finanza mentre trasportava 1,2 kg di cocaina nel proprio veicolo. Fermato nei pressi dello svincolo autostradale del capoluogo, l’uomo è stato trovato in possesso della sostanza stupefacente grazie a una perquisizione approfondita effettuata con il supporto di un’unità cinofila. La cocaina era nascosta sotto il sedile del passeggero. L’uomo è stato arrestato in flagranza e trasferito in carcere su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Infine, nel Napoletano, la Squadra Mobile di Napoli e il commissariato di Frattamaggiore hanno fermato un uomo accusato di detenzione e porto d’arma da fuoco, aggravati dal metodo mafioso. Secondo la Procura di Napoli, l’indagato portava con sé una pistola calibro 7,65 in un contesto di scontro tra clan rivali per il controllo del narcotraffico nei territori di Frattamaggiore, Cardito e zone limitrofe.
Sempre a Napoli, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Bagnoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un uomo indagato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dalle indagini avviate nell’ottobre 2024, l’uomo avanzava richieste di “regali a piacere per i carcerati” per un totale di 1.500 euro annui, in occasione delle festività. In caso di rifiuto, partivano raid intimidatori contro l’attività commerciale della vittima, che alla fine ha scelto di trasferire il proprio negozio in un altro comune. L’indagato si trova ora ai domiciliari.
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