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La Regione Siciliana ha recentemente approvato una legge che vieta l'uso dei telefoni cellulari ai minori di 5 anni, prevedendo sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori. Il divieto si estende anche agli studenti delle scuole medie e superiori durante le ore di lezione, in un'ottica di tutela dello sviluppo cognitivo e del rendimento scolastico dei giovani. Questa misura potrebbe rappresentare un punto di partenza per un intervento normativo a livello nazionale. Il disegno di legge, presentato dal deputato del M5S Gilistro, ha ottenuto un'ampia approvazione grazie anche all'intensa attività di sensibilizzazione condotta dallo stesso pediatra siracusano. "Ormai dovunque si sta prendendo coscienza che le apparecchiature digitali sono fondamentali, ma vanno usate con enorme cautela, specie da parte dei più piccoli. I danni possono essere irreparabili e i genitori devono saperlo: gli smartphone che a cuor leggero consegnano ai propri bambini per tenerli buoni non sono innocui giocattoli, tutt'altro. Si rischia veramente la catastrofe", ha dichiarato, come riportato da Il Fatto Quotidiano. Il divieto di utilizzo degli smartphone nelle scuole si affianca alle disposizioni già introdotte dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A partire dall'anno scolastico 2024/2025, i cellulari saranno banditi dalle classi delle scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per finalità educative e didattiche. Una circolare firmata dal Ministro nel luglio scorso fornisce alle scuole indicazioni chiare per l'attuazione del divieto, evidenziando i rischi associati all'uso eccessivo dei dispositivi mobili. Le motivazioni di queste restrizioni si fondano su preoccupazioni relative all'impatto negativo che i cellulari possono avere sullo sviluppo cognitivo dei ragazzi. Studi internazionali hanno dimostrato che l'uso dei dispositivi mobili in classe, anche a scopo didattico, può ridurre l'efficacia dell'apprendimento. Il Rapporto Unesco 2023 ha evidenziato un legame negativo tra l'uso eccessivo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e il rendimento scolastico, come confermato anche dai dati Ocse-Pisa 2022. Il Rapporto Ocse sottolinea inoltre che gli smartphone rappresentano una fonte significativa di distrazione, riducendo la capacità di concentrazione, soprattutto durante le lezioni di matematica. L'uso prolungato e incontrollato dei telefoni cellulari, fin dall'infanzia e nella preadolescenza, può compromettere lo sviluppo cognitivo naturale, causando perdita di concentrazione e memoria, riduzione della capacità dialettica, dello spirito critico e dell'adattabilità. Questi dati rafforzano la necessità di un approccio prudente nell'uso delle tecnologie da parte dei più giovani.

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