La premier Meloni lo nomina vice direttore dell’Aise. Crosetto: “Un giusto riconoscimento per chi ha servito il Paese”
“La nomina del generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo quale vice direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna, Aise, è il giusto riconoscimento dell'impegno e la dedizione con cui ha servito il Paese nel corso della sua carriera. Le istituzioni sanno riconoscere il valore dei propri servitori”. Lo ha scritto il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul social network X, per augurare “buon lavoro” al generale Figliuolo, ora anche 007. Dopo aver ricoperto numerosi ruoli di rilievo, la premier Giorgia Meloni ha deciso di nominare Figliuolo vice direttore dell’Aise, con un mandato che durerà per i prossimi due anni. Si tratta di un’ulteriore tappa di una carriera già ricca di incarichi prestigiosi. Figliuolo, infatti, non è certo nuovo a posizioni di responsabilità. Nel corso del tempo è stato comandante delle forze Nato in Kosovo (Kfor) con il grado di generale di divisione, e successivamente ha ricoperto il ruolo di Capo Reparto Logistico dello Stato maggiore dell’Esercito. Nel 2018, con la promozione a generale di corpo d’armata, la sua carriera ha preso una svolta decisiva. Tuttavia, è stato durante la pandemia da Covid-19 che il suo nome è diventato noto al grande pubblico: nel marzo 2021, l’allora premier Mario Draghi lo ha scelto come commissario straordinario per l’emergenza sanitaria. In quella veste, Figliuolo è stato il volto operativo della campagna vaccinale e ha coordinato le risorse durante la pandemia. Nel dicembre 2021, su proposta del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, Figliuolo è stato nominato a capo del Comando operativo di vertice interforze (Covi), l’organismo incaricato di supervisionare le operazioni militari italiane. Con l’arrivo del governo Meloni, ha ricevuto un ulteriore incarico di alto profilo: quello di Commissario straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dall’alluvione in Emilia Romagna nel 2023. Ora, con la nomina all’Aise, Figliuolo assume un ruolo di grande rilevanza per la sicurezza e la politica estera italiana. Tuttavia, questa decisione ha suscitato opinioni contrastanti: se da un lato c’è chi la considera un riconoscimento per i suoi meriti, dall’altro c’è chi vede in essa una scelta dettata più da logiche politiche che da criteri strettamente meritocratici.
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Foto © Imagoeconomica
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