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Luca Campana, il 31enne biellese ferito a una gamba dal proiettile partito dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo (in foto) la notte di Capodanno a Rosazza, nel Biellese, ha ritirato la querela per lesioni. Una svolta che arriva a ridosso della data dell'udienza preliminare: mercoledì 9 ottobre Pozzolo dovrà infatti presentarsi in tribunale a Biella per rispondere per una serie di accuse: il primo reato ipotizzato era quello di lesioni nei confronti di Campana, che però appunto ha rimesso la querela. A suo carico rimangono le accuse di porto illegale di arma da fuoco e munizionamento in luogo pubblico o aperto al pubblico, omessa custodia di armi e accensioni o esplosioni pericolose. "E' stato trovato un accordo - spiega Marco Romanello, legale di Campana -. Siamo soddisfatti, ci stavamo lavorando da qualche tempo". Sull'accordo economico trovato vige una clausola di riservatezza, la cifra rimane dunque segreta. Nell'udienza davanti al gip Pozzolo sarà rappresentato dall'avvocato Andrea Corsaro. La vicenda parte nella notte di Capodanno: dopo avere iniziato la serata festeggiando con la famiglia nella sua casa di Campiglia Cervo (Biella), si è poi spostato nella vicina Rosazza per partecipare alla festa organizzata dalla sindaca Francesca Delmastro Delle Vedove con amici e familiari, tra cui il fratello Andrea, sottosegretario alla Giustizia, e parte della sua scorta, compreso il caposcorta Pablito Morello (padre della compagna di Campana). Pozzolo si era presentato a Rosazza dopo la mezzanotte. Mentre alcuni dei partecipanti alla festa stavano già preparandosi per tornare a casa. Improvvisamente nei locali della Pro loco di Rosazza, luogo dei festeggiamenti, è partito un colpo dal minirevolver di Pozzolo, una North American Arms Lr22. Il proiettile si era conficcato nella coscia di Campana, soccorso dalla compagna e dalla madre della donna. Poi Pablito Morello avrebbe preso l'arma per metterla in un luogo sicuro. Il deputato ha sempre detto di non avere sparato lui, al contrario di alcuni testimoni secondo cui l'arma sarebbe stata in pugno a Pozzolo. Nelle indagini sono stati coinvolto i carabinieri del Ris, ma anche i periti di parte e della pubblica accusa.

Foto © Imagoeconomica

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