I magistrati della procura di Trento hanno acquisito dalla procura di Forlì ulteriore documentazione relativa all'esclusione di Marco Pantani dal Giro d'Italia 1999. L’inchiesta sulla morte del ciclista è stata riaperta dai magistrati friulani questa estate. "C'è una procura che assieme alla polizia giudiziaria sta lavorando e procedendo”, ha detto a LaPresse l'avvocato Fiorenzo Alessi che rappresenta la mamma del Pirata, Tonina Belletti, mentre il figlio Alberto segue Ferdinando Pantani. "Associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista", l'ipotesi di reato per ora senza indagati su cui sta lavorando la procura con il sospetto della "manipolazione" ad opera della camorra dei campioni ematici di Pantani. Presunte alterazioni dei controlli anti-doping che si sarebbero consumate la mattina del 5 giugno di 25 anni fa prima della frazione di Madonna di Campiglio che vedeva Pantani saldamente al comando della classifica del Giro d'Italia con 6 minuti di vantaggio. Dieci fino ad ora le persone informate sui fatti ascoltate in procura per ricostruire le modalità del prelievo e capire perché alla provetta non fu assegnato un numero progressivo e anonimo ma il 11440, apposto alla presenza di più persone. "Dalle carte, se si leggono attentamente, emergono elementi che quel controllo non sia stato fatto secondo i crismi di legge con condotte che avrebbero potuto interferire sul campione ematico - ha aggiunto l'avvocato Alessi -. Ora c'è un buon lavoro congiunto con la magistratura. Le circostanze sono la sostanza di un procedimento penale".
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