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Inaugurato ieri mattina il parco intitolato a Peppino Impastato, il giovane giornalista di Cinisi (figlio di un boss) che ha passato la vita a denunciare gli affari di Cosa Nostra e che per questo è stato ucciso il 9 maggio 1978. L'area verde che ha preso il suo nome si trova a Coverciano, nel Quartiere 2, proprio davanti a quella intitolata alle due giovani vittime della strage di via dei Georgofili, Nadia e Caterina Nencioni. Alla cerimonia erano presenti l'assessora alla cultura delle memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il procuratore di Prato Luca Tescaroli, don Andrea Bigalli coordinatore regionale di Libera, e Massimo Borghi, assessore legalità del Comune di Gavorrano e coordinatore regionale Avviso Pubblico "Impastato è il simbolo della lotta alla mafia e del giornalismo libero - ha sottolineato l'assessora Giuliani - la sua è stata una lezione importantissima di coraggio e rigore e in suo nome la mamma Felicia Impastato ha cercato a lungo la verità, dopo l'assurdo depistaggio avvenuto dopo il suo assassinio e la massiccia campagna denigratoria che lo dipinse come un violento estremista". Giovedì 21 marzo l'assessora Giuliani rappresenterà il Comune a Roma per la XXIX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

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