"Ho appreso questa mattina, dal Corriere della Sera, la felicissima notizia della concessione, da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della medaglia d'oro al valor civile agli uomini della mia scorta che quella terribile sera mi salvarono la vita. Ringrazio di cuore il presidente Mattarella, che in questi anni non mi ha mai fatto mancare il suo appoggio e la sua attenzione. Ciò mi ha dato la forza di andare avanti, girare il Paese, incontrare migliaia di giovani, fra scuole e università, e continuare a dire loro che vale la pena schierarsi. Le stesse parole che proprio il presidente Mattarella ha pronunciato al quarantesimo anniversario della morte di Giorgio Ambrosoli sulla necessità di schierarsi contro le mafie". A dirlo è Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, scampato nel 2016 a un gravissimo attentato mafioso. "La scelta di insignire, con la più alta onorificenza civile, i poliziotti della mia scorta - prosegue - è una carezza al cuore di un Paese che decide di commemorare i vivi, quei ragazzi che con il loro coraggio hanno evitato a tre giovanissime ragazze di perdere il loro padre, fermando un'altra strage di mafia. A loro sarò riconoscente per tutta la vita. Un pensiero non può non andare a Tiziano Granata, prematuramente scomparso, sorriderà da lassù", conclude Antoci.
Da sinistra: il sovrintendente Salvatore Santostefano, 51 anni; il questore vicario di Cuneo, Daniele Manganaro, 50 anni; il vice ispettore Sebastiano Proto, 47 anni e il vice sovrintendente Tiziano Granata.