A rievocare le polemiche seguite all'arrivo del governo a Caivano (Napoli) è don Maurizio Patriciello dall'altare della parrocchia di San Paolo al Parco Verde dove oggi ha ricevuto la visita del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. "Ho già risposto a Saviano che aveva definito la visita del governo la fine. Ma la fine di che? Caro Roberto, di diagnosi ne abbiamo piene le tasche, ma la terapia?" le parole del parroco che sul punto ha sollecitato anche il pensiero di Melillo. "Penso sia importante - il richiamo del magistrato - quello che è accaduto nelle scorse settimane qui con il Presidente del Consiglio che è venuto a Caivano assieme ad alcuni ministri. E trovo incredibile che ci si possa dividere sul fatto che sia importante che lo Stato dimostri capacità di essere presente. Su alcuni argomenti come mafia, corruzione, il Paese non deve dividersi mai. Credo che su questo terreno non siano consentite divisioni che rischiano di far marcire le radici di una comunità democratica ed e' importante che sia stato Caivano a offrire questa prova”. "Ai caivanesi - ha proseguito Melillo - dico ancora una volta di riconoscersi il merito di essere stati bravi a ottenere cose importanti perché molte di quelle misure approvate non sono valide solo per Caivano. A partire da quelle sulla delinquenza minorile con un minore che ora sa che può essere arrestato se porta una pistola ma anche che per lui non si butterà la chiave ma che ci sarà sempre un percorso di riabilitazione. Ci sono questioni - ha ribadito Melillo - su cui bisogna riconoscere le cose positive o negative fatte prescindendo da ogni considerazione di parte o a prescindere da chi le faccia. E su Caivano sono state date risposte concrete e alcune, per quanto piccole, hanno anche un grande valore valore simbolico".
Foto @ Imagoeconomica

Caivano, procuratore Giovanni Melillo: sulle mafie non ci si divide
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