Ieri, presso la Scuola Allievi Carabinieri di Torino, ha avuto luogo la cerimonia di intitolazione Sala Convegno della Caserma in memoria dell’appuntato Giuseppe Bommarito, ucciso dalla mafia nella strage di via Scobar il 13 giugno 1983. Un’iniziativa fortemente voluta dall’Arma in sintonia con la famiglia Bommarito, in particolare Francesca Bommarito (sorella di Giuseppe), affinché tutti i giovani Carabinieri possano prenderlo come modello: onestà, coraggio, sprezzo nei riguardi dell’imposizione mafiosa, fedeltà all’Arma.
“Sono molto emozionata ed orgogliosa per mio fratello - ci ha detto Francesca Bommarito -. Chissà se il 17 febbraio 1965, mentre firmava il giuramento, proprio in quella caserma, avrebbe mai pensato a quello che poteva accadere”. Giuseppe Bommarito da essere un “morto per caso” - come affermavano le prime indiscrezioni e tentativi di depistaggio nei giorni successivi alla strage - è diventato un “Carabiniere esemplare da viverlo come un modello”.
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- Jamil El Sadi