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E' iniziato stamattina a Roma un incontro internazionale che vede coinvolte le forze di polizia di 19 Paesi europei e rappresentanti della Commissione europea, della Procura europea (EPPO), di Eurojust, di OLAF, di Interpol, di Cepol. Il tema è quello più strategico nella lotta alla criminalità organizzata: la cooperazione di polizia e giudiziaria nel sequestro e nella confisca dei patrimoni illeciti. "Quarantatrè latitanti di 'Ndrangheta catturati nel mondo in meno di 3 anni grazie al progetto I CAN (Interpol Cooperation Against 'Ndrangheta) - 32 in Europa pari al 70% - sono la testimonianza tangibile della politica di colonizzazione criminale della mafia oggi più pericolosa in Italia. Agli arresti di questi pericolosi criminali non è seguito però un altrettanto significativo attacco ai patrimoni della 'Ndrangheta nei Paesi europei ed extraeuropei per un disallineamento degli strumenti amministrativi e penali a disposizione in tutto il mondo per togliere ossigeno alle mafie. Se nel biennio 2020/2022 in Italia le forze di polizia hanno sequestrato ben più di 5 miliardi e 300 milioni di euro alle organizzazioni criminali (quasi la metà alla 'Ndrangheta) nel mondo nello stesso periodo i sequestri superano appena i 105 milioni di euro. E lo stesso vale per le confische: a fronte dei 2 miliardi e 800 milioni di euro confiscati in Italia si registra nel mondo la cifra irrilevante di soli 21 milioni di euro. Per colpire al cuore le mafie dobbiamo allora allineare l'aspetto delle catture dei latitanti al dato dei sequestri e delle confische perché questo ci consentirà di togliere linfa vitale alle mafie, vere e proprie imprese globalizzate che hanno l'obiettivo di massimizzare il profitto, infiltrandosi in modo silente nel mondo della speculazione finanziaria e della corruzione degli apparati governativi, condizionando appalti e gare pubbliche. Le forze di polizia devono lavorare insieme, con gli stessi strumenti amministrativi e penali, per restituire alla società e alle comunità ferite dalle organizzazioni criminali le montagne di denaro provenienti dal narcotraffico, dall'immigrazione clandestina, dalla tratta di esseri umani. E' per questo che siamo qui oggi" sono le parole del Prefetto Vittorio Rizzi (in foto), Direttore centrale della polizia criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e promotore dell'incontro internazionale insieme ad Europol.

Foto © Imagoeconomica

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